ALGHERO - Questa volta va a segno. A distanza di numerosi anni dal primo tentativo ascrivibile all'attuale presidente (il primo impegno era datato
2010) ed a tre dall'ultimo (con Paolo Sirena direttore), in un momento certamente caratterizzato da forti tensioni [
LEGGI], l'attuale Consiglio d'amministrazione della Fondazione Alghero procede con l'assunzione dei primi nove dipendenti della sua storia. Un "colpo" questo che peserà, e non poco, anche nei rapporti con l'Amministrazione ed il sindaco.
Era destino: quasi a voler chiudere un cerchio avviato anni addietro, porta la firma proprio di Andrea Delogu il lungo iter per dotare l'ente totalmente partecipato dal Comune di Alghero delle professionalità più idonee per svolgere la sua delicata
mission. Una forma di stabilizzazione che anche in passato aveva creato più di un grattacapo agli amministratori di turno. Nove dipendenti “storici” dicono addio a una condizione di precarietà lavorativa (che in alcuni casi perdurava anche un quarto di secolo, tra contratti atipici stipulati prima con l’ex Azienda autonoma di soggiorno e turismo, poi con il Comune di Alghero e infine con la Fondazione).
L’iter (l'ultimo) è iniziato a novembre 2019, pochi giorni dopo l’insediamento del
Cda, con la firma di un “accordo di prossimità” con le organizzazioni sindacali. Questo ha consentito di completare il percorso grazie al quale, da lunedì 14 settembre, la Fondazione Alghero ha nove dipendenti a tempo indeterminato, superando una situazione di precariato che andava avanti fin dalla sua nascita. Grazie all'azione congiunta della struttura, delle organizzazioni sindacali, dei legali e grazie alla rinuncia a un'azione legale da parte dei lavoratori, il 4 giugno si è giunti a un accordo di conciliazione davanti all'Ufficio provinciale del lavoro.
«È stato il passo decisivo per un percorso che finalmente, attraverso un bando concorsuale e l'espletamento delle selezioni, ha permesso di garantire una maggiore operatività ed economicità a un ente strategico per Alghero, per la promozione turistica del territorio e per la valorizzazione del patrimonio storico, artistico, culturale e naturale», dichiara soddisfatto il presidente della Fondazione Andrea Delogu. «Abbiamo risolto una annosa vicenda - prosegue il vicepresidente Pier Paolo Carta - tra contratti di somministrazione, lavoro interinale e altre forme contrattuali precarie e senza le dovute certezze, alcuni lavoratori prestavano servizio per il sistema amministrativo che fa capo a Porta Terra anche da venticinque anni».
«L’assunzione delle figure professionali previste dalla pianta organica della Fondazione, e necessarie per poter operare, costituirà un risparmio almeno per due motivi - sottolinea Andrea Delogu - in un’azienda pubblica gli interinali possono essere al massimo il 10percento degli assunti, mentre in Fondazione costituivano il 100percento e questo per anni ha esposto le casse comunali a un rischio enorme». Ma soprattutto «le assunzioni attraverso procedure concorsuali ha comportato un risparmio di 48mila euro l’anno per le sole nove figure attualmente in organico, evitando il costo sopportato sinora rivolgendoci alle agenzie interinali». Un’economia che, conclude il presidente, «consentirà senza nessun aggravio di costo l’assunzione di ulteriori figure professionali necessarie per lo sviluppo e la crescita della Fondazione».
Nella foto: Andrea Delogu e Mario Conoci