Red
13 settembre 2020
Corridoi universitari: tre rifugiati a Cagliari
Tre studenti rifugiati all’Università di Cagliari per proseguire il percorso di studi con il progetto dei “Corridoi universitari”. «Inclusione parola chiave del nostro piano strategico, impegnati in questo progetto, perchè siamo espressione della società sarda, aperta, accogliente e moderna», dichiara il rettore Maria Del Zompo
CAGLIARI - Sono arrivati venerdì mattina all’aeroporto di Roma Fiumicino i venti rifugiati destinatari di borse di studio che proseguiranno il loro percorso accademico in dieci atenei italiani grazie al progetto “University corridors for refugees. Tre di loro hanno proseguito il viaggio fino all'aeroporto di Cagliari Elmas: una volta terminato il periodo di quarantena, potranno continuare il loro percorso di studi all'Università degli studi di Cagliari. Gli studenti, tra cui una donna, provengono da Eritrea, Sudan, Sud Sudan e Repubblica Democratica del Congo, e sono stati selezionati sulla base del merito accademico e della motivazione, attraverso un bando pubblico, da una commissione di selezione individuata da ciascuna università. Una volta completato il periodo di quarantena reso obbligatorio dall’emergenza Covid-19, gli studenti inizieranno il loro percorso universitario presso le Università di Cagliari, Firenze, L’Aquila, Milano (Statale), Padova, Perugia, Pisa, Roma (Luiss), Sassari, e Venezia (Iuav).
«Tra le parole chiave del piano strategico del nostro Ateneo – dichiara il rettore dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo - c’è l’inclusione intesa come possibilità di facilitare il diritto allo studio delle persone, indipendentemente da colore della pelle, religione, genere e quant’altro. Questa è una delle tante occasioni in cui l’Ateneo dimostra con i fatti di voler portare avanti il proprio programma: lo facciamo perché siamo espressione della coscienza della società sarda, che mostra ogni giorno di più di essere aperta, accogliente e moderna e condivide con noi questi valori».
«Dopo l’adesione dell’Università di Cagliari al “Manifesto dell’Università inclusiva”, proposto dall’Unhcr, l’Agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati – spiega il prorettore per l'Internazionalizzazione Alessandra Carucci - questo è un passo concreto che conferma il nostro impegno continuo a favore dei rifugiati. Siamo orgogliosi di far parte di questo importante progetto, che offre ad alcuni studenti rifugiati un canale sicuro per arrivare nel nostro Paese e per poter proseguire i loro studi nelle nostre Lauree Magistrali, così da garantirsi un futuro migliore. Lavoreremo in stretta collaborazione con la Caritas diocesana di Cagliari, con il sostegno della Fondazione di Sardegna, per assistere i nostri tre studenti in tutto il loro percorso. Auspichiamo sia solo l’inizio di un progetto che possa ripetersi nei prossimi anni con l’accoglienza di altri studenti rifugiati».
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