L´associazione ambientalista ha inoltrato richiesta al Comune di Alghero di accesso agli atti amministrativi, di informazioni ambientali e accesso civico in merito alle pratiche edilizie di demolizione e ricostruzione degli hotels Baia di Conte e Corte Rosada detenuti dalla Pubblica amministrazione
ALGHERO – Non si placano le polemiche relative alle pratiche edilizie di demolizione e ricostruzione degli hotels Baia di Conte e Corte Rosada, in località Porto Conte, che ha portato già a un pepato botta e riposta tra il Grig
[LEGGI] e
[LEGGI] e l'assessore comunale competente Emiliano Piras
[LEGGI]. Il Wwf ha inoltrato richiesta al Comune di Alghero di accesso agli atti amministrativi, di informazioni ambientali e accesso civico in merito alle pratiche edilizie di demolizione e ricostruzione degli hotels Baia di Conte e Corte Rosada, in località Porto Conte, detenuti dalla Pubblica amministrazione.
Oltre agli atti presentati dai proponenti, compresi grafici e rappresentazioni tridimensionali di elaborati grafici e/o iconografici, l’associazione ambientalista ha chiesto di sapere se siano stati richiesti incrementi volumetrici ai sensi del legge regionale firmata dall’allora presidente della Giunta regionale Francesco Pigliaru del 23 aprile 2015, n.8 (Norme per la semplificazione e il riordino di disposizioni in materia urbanistica ed edilizia e per il miglioramento del patrimonio edilizio) o facendo riferimento ad altri strumenti normativi regionali. “Legge regionale sull’edilizia del 23 aprile 2015, n.8 che, sottolinea il delegato del Wwf Italia per la Sardegna Carmelo Spada, «a suo tempo contestammo, unitamente ad altre associazione ambientaliste, anche in occasione di audizione in Consiglio regionale. Il Wwf ha formulato la richiesta di informazioni ambientali in merito a demolizione e ricostruzione degli hotels a Porto Conte in quanto l’associazione ha come finalità la tutela del patrimonio paesaggistico e gia nel 1999, impugnammo la delibera n.9 del 18 marzo 1999 del Consiglio comunale di Alghero ottenendone l’annullamento da parte dell’allora ente di controllo regionale CoReCo (Comitato regionale di controllo sugli atti degli Enti locali), perché quella delibera prevedeva la riclassificazione, nel piano regolatore, da H3 (tutela) a F1 (edificabile) di due aree proprio a Porto Conte in prossimità di due hotels, ma quella variante al Prg avrebbe negato l’interesse generale della tutela ambientale della fascia costiera e per questo venne bocciata».
«Il Wwf, inoltre nelle settimane scorse, ha inviato richiesta al Governo nazionale di impugnazione della legge regionale 13 luglio 2020 n.21 e dell’ennesimo rinnovo del Piano Casa al 31 dicembre 2020. Tale richiesta è stata accolta e il Consiglio dei ministri ha deliberato di impugnare le citate leggi regionali davanti la Corte Costituzionale», ha concluso Spada.