Red
2 settembre 2020
«Contship nega cassa integrazione a 200 dipendenti»
«Un gesto irresponsabile da parte di una azienda che per ventitre anni ha avuto tanto dalla Sardegna. Le istituzioni stiano vicine alle famiglie dei dipendenti e lavorino per il rilancio dello scalo cagliaritano», ha dichiarato il segretario generale della Uiltrasporti Sardegna William Zonca al termine della riunione per il futuro del Porto industriale di Cagliari, che si è tenuta nella tarda serata di ieri al Mise
CAGLIARI - «Contship Italia lascia volontariamente a casa 200 dipendenti del Porto Canale di Cagliari senza la cassa integrazione per sei mesi. Cassa integrazione che sarebbe stata a costo zero per l’azienda attraverso lo strumento messo a disposizione dal Governo».
Lo annuncia con grande preoccupazione il segretario generale della Uiltrasporti Sardegna William Zonca, al termine della riunione per il futuro del Porto industriale di Cagliari, che si è tenuta nella tarda serata di ieri (martedì) al Mise. «E’ un gesto irresponsabile da parte dell’azienda di cui non riusciamo a comprendere il senso – commenta Zonca -: un’azienda che ha avuto per ventitre anni tanto dalla Sardegna e dai propri dipendenti oggi decide di non applicare uno strumento che avrebbe tutelato a costo zero 200 famiglie per i prossimi sei mesi».
«Questo gesto irresponsabile crea forte preoccupazione non solo per Cagliari, ma anche per il comportamento di Contship negli altri scali. Riteniamo che le aziende che stanno sul territorio italiano non possano permettersi di comportarsi in questo modo e speriamo che il Governo e le istituzioni regionali stiano vicini ai dipendenti per supportarli e far sì che il Porto di Cagliari abbia un rilancio nel transhipment con le migliori prospettive future», conclude il sindacalista.
Nella foto: il segretario generale della Uiltrasporti Sardegna William Zonca
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