Red
15 agosto 2020
Naufraghi salvati a largo di Rena Majore
Oggi pomeriggio, due persone sono state salvate dopo essere rimaste in acqua per quasi tre ore dopo che la piccola unità da diporto sulla quale trascorrevano il giorno di Ferragosto è affondata, per cause in corso di accertamento, a circa 2miglia al traverso della spiaggia di Rena Majore, nel territorio comunale di Sassari
ALGHERO – Oggi pomeriggio (sabato), due persone sono state salvate dopo essere rimaste in acqua per quasi tre ore dopo che la piccola unità da diporto sulla quale trascorrevano il giorno di Ferragosto è affondata, per cause in corso di accertamento, a circa 2miglia al traverso della spiaggia di Rena Majore, nel territorio comunale di Sassari. I malcapitati, un uomo ed una donna residenti nel Sassarese, dopo aver cercato invano, per diverse ore, di segnalare la propria posizione alle unità in transito, sono stati scorti e recuperati, attorno alle 18, da uno yacht battente bandiera del Regno unito che navigava nelle acque a nord dell’Argentiera.
Gli occupanti dello yacht, dopo aver prestato le prime necessarie cure ai naufraghi, sono riusciti a contattare la Sala Operativa dell’Ufficio Circondariale marittimo di Alghero che hanno subito inviato in zona la motovedetta Cp559, già impegnata in attività di pattugliamento. Una volta avvenuto il trasbordo dei due malcapitati, operazione complicata dalle condizioni del mare non ottimali, la motovedetta si è diretta ad elevata velocità verso il porto di Alghero, dove gli sfortunati protagonisti, scossi dalla vicenda ma in buono stato di salute, sono stati affidati alle cure del personale sanitario intervenuto nella Banchina Dogana.
Il comandante dell’Ufficio Circondariale marittimo di Alghero, tenente di Vascello Pierclaudio Moscogiuri, nel riconoscere che la vicenda poteva avere conseguenze molto peggiori, esprime il «proprio apprezzamento nei confronti dell’equipaggio dell’unità battente bandiera del Regno unito che, in maniera provvidenziale, ha prestato il primo fondamentale soccorso ai naufraghi consentendo l’immediata attivazione delle procedure di recupero e celere trasporto presso il porto di Alghero per mezzo della motovedetta della locale Guardia costiera».
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