Red
8 agosto 2020
Pescatori virtuosi griffati Amp Capo Caccia
Ai pescatori che operano regolarmente all’interno dell’Area marina protetta Capo Caccia–Isola Piana sono stati consegnati galleggianti, targhette e bandierine per la corretta segnalazione delle attività di pesca
ALGHERO E’ stato consegnato giovedì pomeriggio ai pescatori che operano regolarmente dell’Area marina protetta Capo Caccia–Isola Piana un contingente di dotazioni necessarie per una corretta segnalazione degli attrezzi da pesca, nel rispetto dell’attuale normativa. Lo scopo è ovviamente quello di consentire un più ampio monitoraggio delle attività di prelievo autorizzato che vengono svolte all’interno della superficie marina protetta. Infatti, già da alcuni anni, l’Amp è fortemente impegnata nella costruzione di un rapporto di collaborazione reciproca con gli operatori della pesca locale.
«La consegna dei segnalamenti favorirà anche le attività di vigilanza e di repressione della pesca illegale e la collaborazione con i pescatori è fondamentale per preservare, da un lato, lo stato della risorsa ittica, dall’altro, la redditività e la sopravvivenza delle attività della pesca artigianale che caratterizzano il patrimonio culturale e tradizionale di Alghero», ha dichiarato il direttore dell’Area marina Mariano Mariani. Inoltre, sono numerose le attività in corso di realizzazione e di progettazione che vedono coinvolti anche i competenti Assessorati all’Ambiente ed alle Attività produttive del Comune di Alghero. Dal 2019, i tecnici dell’Amp stanno monitorando lo stato della risorsa ittica attraverso l’analisi del pescato, grazie alla partecipazione di alcuni pescatori, che vengono sostenuti economicamente per l’impegno profuso. Per ridurre l’impatto dei rifiuti in mare, grazie al progetto in corso “A pesca del rifiuto”, finanziato dal programma europeo Po Feamp 2014-2020, i pescatori sono anche coinvolti attivamente nella segnalazione e recupero di rifiuti ed attrezzi da pesca abbandonati.
Nelle prossime settimane, partirà la sperimentazione di un sistema innovativo di monitoraggio dell’interazione pesca-cetacei nell’ambito del progetto dell’Agenzia Agris denominato “Realizzazione di uno studio sull’interazione dei cetacei con le attività di pesca”, che vede coinvolti i tecnici dell’Area marina ed alcuni pescatori locali. In tutti questi progetti, si perseguono gli obiettivi di preservare l’ambiente, le risorse ittiche e le specie protette e di contribuire economicamente alla redditività delle attività di pesca. Ulteriori attività e proposte progettuali sono state messe in campo in merito alla pesca del riccio. Dopo la drastica riduzione della risorsa, l’Area marina protetta Capo Caccia–Isola Piana, dopo aver deciso di sospendere questa pesca nelle sue acque, in stretta collaborazione con l’Amministrazione comunale, ha presentato alla Regione autonoma della Sardegna un progetto sperimentale per il sostegno al ripopolamento del riccio, coinvolgendo tutti i principali enti di ricerca che in Sardegna hanno maturato profonde conoscenze ed esperienze in merito. «L’incontro con i pescatori è stato una importante occasione per fare il punto sui progetti in corso e per presentare le nuove prospettive di un importante progetto denominato “Sostenibilità della pesca nelle Aree marine protette italiane”, finanziato con i fondi strutturali europei del fondo Po Feamp gestito dal Ministero per le attività agricole competente in materia di pesca», ha sottolineato il presidente dell’Azienda speciale Parco di Porto Conte Raimondo Tilloca.
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