Cor
27 luglio 2020
Un mare di plastica sul lungomare algherese
Situazione al limite della sostenibilità ad Alghero. Cestini strapieni di rifiuti in tutto il centro storico dal sabato sera, plastica ovunque. Il WWF propone bagni chimici, più cassonetti per la differenziata e controlli

ALGHERO - «Un “mare” di plastica, vetro, lattine e rifiuti vari indifferenziati che hanno determinato una situazione insostenibile sulla quale è necessario trovare una soluzione che consenta di ridurre l’impronta ecologica nell’utilizzo del contesto urbano interessata da una insostenibile pressione antropica». Questa la denuncia del WWF ad Alghero, che domenica scorsa ha scattato alcune eloquenti immagini sulle disastrate condizioni della città.
«Si è convinti assertori della collaborazione tra Istituzioni e cittadini - sottolinea Carmelo Spada, responsabile WWF Sardegna - che insieme e con comportamenti quotidiani responsabili, devono mitigare l’impronta ecologica sull’ambiente, e nel caso specifico, di questo contesto urbano, in tale prospettiva si propongono alcuni suggerimenti per interventi di mitigazione». L'associazione ambientalista chiede che nel fine settimana sul lungomare Dante venga istituito un adeguato servizio di controllo che riduca la pressione antropica, un proporzionato sistema di raccolta differenziata con cassonetti per plastica lattine e vetro e un sistema di box con bagni chimici per evitare che le scalinate vengano trasformate in latrine.
«Ci rivolgiamo alle istituzioni locali con l’auspicio che vengano attuate delle scelte che pongano rimedio a queste situazioni insostenibili, perché è necessario “pensare globalmente ma agire localmente”: solo grazie all'impegno diretto e quotidiano di tutti, ognuno diventa protagonista della difesa e del miglioramento della qualità del proprio ambiente urbano. Da questo percorso per la sostenibilità nessuno può ritenersi escluso» concludono dal WWF.
|