Red
22 luglio 2020
«Peste suina superata, via libera all´export»
A dirlo, ieri mattina a Roma, è stato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini durante l’assemblea nazionale dell’Organizzazione alla quale hanno presa parte i ministri all’Agricoltura Teresa Bellanova, allo Sviluppo economico Stefano Patuanelli ed alla Salute Roberto Speranza
CAGLIARI - «La peste suina è superata ed i tempi sono maturi per avere il via libera alle esportazioni». A dirlo, ieri mattina (martedì) a Roma, è stato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini durante l’assemblea nazionale dell’Organizzazione alla quale hanno presa parte i ministri all’Agricoltura Teresa Bellanova, allo Sviluppo economico Stefano Patuanelli ed alla Salute Roberto Speranza.
«I tempi sono maturi per ottenere il via libera alle esportazioni e bene ha fatto il presidente Prandini a ricordarlo in questo importante contesto – commenta il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu presente all’incontro di Roma - Da oltre un anno, non si registrano casi di peste suina, un dato rafforzato dal fatto che questo è frutto di un lavoro e programmazione seria portata avanti dall’unità di progetto rappresentata da Alberto Laddomada e Alessandro De Martini. Il via libera dunque ce lo siamo meritati sul campo e lo dobbiamo a quelle aziende che con grandissime difficoltà e rischi ma con tanta consapevolezza e duro lavoro hanno resistito, tenendo in piedi il comparto e rappresentando un esempio non solo per la Sardegna ma anche fuori, visto che sono delle aziende modello delle quali dobbiamo essere orgogliosi».
La Sardegna è da quarant'anni che combatte con la peste suina e da circa dieci non può esportare oltre i confini dell’Isola. Solo negli ultimi dieci anni, questo ha provocato la perdita di circa il 50percento del patrimonio suinicolo. E come se non bastasse, è anche uno dei settori agricoli che maggiormente sta soffrendo le conseguenze del Covid con il crollo delle vendite del maialetto, il 70percento del quale è destinato ai turisti (sempre ovviamente nei confini sardi). Adesso è giunto il momento di ottenere il via libera per uno dei settori maggiormente rappresentativi dell’agroalimentare sardo. «Come ha detto il presidente Prandini – evidenzia Cualbu – siamo pronti anche su questo fronte a costruire il futuro al fianco delle Istituzioni».
E lo si potrà fare grazie alla tutela della indicazione di provenienza che da ieri, dopo la storica firma del decreto interministeriale, sarà presente sulla etichetta delle carni suine trasformate che finalmente smaschera l’inganno della carne tedesca o olandese spacciata per italiana. «Un passo avanti importante che non può che rafforzare i nostri prodotti – afferma il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba – che in questi anni, oltre il danno della peste suina, hanno dovuto subire una concorrenza sleale e ingannevole».
Nella foto: il presidente nazionale Ettore Prandini
|