ALGHERO - «Sullo
scorporo dell’Ospedale Marino dall’Ats per essere incardinato nell’azienda universitaria, la città, il Consiglio Comunale, le forze sociali e politiche, gli operatori sanitari, vogliono vederci chiaro. Subito un Consiglio Comunale aperto per discutere la proposta e dare un indirizzo chiaro da parte degli algheresi».
Sulla sanità algherese c'è un filo che unisce il principale partito della maggioranza e tutti i gruppi consiliari di opposizione. Così allo
stop preoccupato di
Forza Italia, segue la richiesta dei consiglieri Mario Bruno, Gabriella Esposito, Pietro Sartore, Raimondo Cacciotto, Mimmo Pirisi, Valdo Di Nolfo e Ornella Piras: «Non è con un blitz estivo in Regione che si risolvono i problemi della sanità algherese» ribattono.
«Non siamo contrari pregiudizialmente alla proposta - che vorremmo conoscere e discutere dettagliatamente prima - purché in legge sia comunque mantenuto il DEA di primo livello per l’Ospedale di Alghero (oggi Civile e Marino sono funzionalmente legati in unico ospedale, su due presidi) anche in assenza di ortopedia e riabilitazione che andrebbero all’Università (per il DM 70 sono essenziali vengano mantenute nel DEA di primo livello, pena il declassamento), che venga finanziato comunque il nuovo ospedale di Alghero, sempre più necessario, che le funzioni specialistiche presenti al Marino, ma di competenza dell’ATS, come l’oculistica, vengano mantenute e semmai rafforzate» concludono.
Nella foto: una recente manifestazione organizzata dal comitato spontaneo di cittadini a difesa dell'Ospedale Marino di Alghero