Red
25 giugno 2020
Poesia: le videoletture di Alvau
A luglio e ad agosto, il programma verrà proposto dall´artista algherese settimanalmente, sia su Facebook, sia via Whatsapp, sempre a partire dalle 17.30, il lunedì
ALGHERO - «In concomitanza col primo dpCm del 9 marzo scorso, che aveva ristretto e regolamentato i rapporti sociali a seguito del Covid-19, ho iniziato a pubblicare quotidianamente ed ininterrottamente sulla mia pagina “Facebook” e ad inviare via “Whatsapp” a numerosi conoscenti ed amici non presenti su Facebook e che hanno manifestato di gradire l’iniziativa, un ciclo di videoletture poetiche, tuttora in corso, e che si protrarrà, quotidianamente, fino al 30 giugno». A ricordalo è l'artista algherese Pier Luigi Alvau, che annuncia: «Nei prossimi mesi di luglio ed agosto, il programma di videoletture verrà proposto settimanalmente (sia su Facebook, sia via Whatsapp), sempre a partire dalle 17.30, nei giorni di lunedì (la scelta del giorno della settimana non è casuale)».
In pratica, gli interessati che non dispongano di accesso a Facebook e che gradissero ricevere la videolettura via Whatsapp, potranno richiederlo direttamente o attraverso altro utente. Verranno inseriti in una “broadcast” protetta, riservata e non consultabile da alcun utente, dalla quale si potrà essere depennati in qualsiasi momento. Lo stesso discorso vale per chi ha seguito fin qui l’iniziativa e che, per ovvi motivi, non voglia o non possa più seguirla; basterà un messaggio con la sola parola “cancella” per non ricevere più la videolettura.
«L’intelligenza di entrambi (richiedente e ricevente) sarà a garanzia che non avverrà alcun mutamento nei rapporti interpersonali. Grazie ancora del vostro gradimento finora dimostrato, di quanto ne dimostrerete ancora e della diffusione che avete dato all’iniziativa. È stato e continuerà ad essere per me uno sprono per proporvi testi sempre più ricercati ed ancor meglio interpretati. Buona estate a tutti in poesia (e attenti, come sempre, ai maldestri tentativi d’imitazione e ai “tarocchi”)», conclude con la consueta vena ironico-polemica Alvau.
Nella foto: Pier Luigi Alvau
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