Dopo le dichiarazione rilasciate sabato dall´assessore all´Ambiente del Comune di Alghero in materia di ricci di mare, il presidente dell´Associazione QuiEtica Manuela Maninchedda chiede maggiori dettagli sui programmi in itinere in questo campo
ALGHERO - «Assessore Montis, leggendo il suo articolo su
Alguer.it veniamo a conoscenza di una soluzione già pronta per la tutela dei ricci di mare. Siamo molto felici di ciò e ci piacerebbe che ci esponesse, nei particolari, sia la ricerca che gli esiti positivi e fruibili, del progetto condotto dall'Area marina protetta di Capo Caccia e Isola Piana. Sarebbe molto interessante leggere cosa si intenda per ripopolamento e reimpiego dei pescatori, insomma se potesse scendere più a fondo con dovizia di particolari le saremmo molto grati. Perché sa, non per diffidenza, ma in questi due anni abbiamo sentito tante dichiarazioni politiche simili, e di soluzioni concrete non ne abbiamo vista nessuna, magari lei però ha studiato a fondo il caso e si vuole impegnare a risolverlo».
Inizia così la lettera firmata dal presidente dell'Associazione QuiEtica Manuela Maninchedda ed indirizzata all'assessore comunale all'Ambiente Andrea Montis, dopo le dichiarazione rilasciate sabato dall'esponente della Giunta Conoci in materia di ricci di mare
[LEGGI]. «Da quanto risulta dalla ricerca condotta dal progetto europeo dell'Università di Cagliari – prosegue Maninchedda - il ripopolamento è ancora non sostenibile e molto costoso. E le aree marine protette risultano essere il posto meno idoneo dove condurre il ripopolamento, soprattutto per l'elevata presenza delle specie antagoniste. Ma magari nell'Area marina protetta di Capo Caccia e Isola Piana hanno avuto risultati diversi e noi non lo sappiamo. Sarebbe interessante, perciò venirne a conoscenza».
«Inoltre, siamo stati messi al corrente del fatto che, una completa chiusura della pesca dei ricci non solo sarebbe inutile, ma addirittura controproducente. La soluzione necessaria sembra essere molto più articolata e complessa. L'interesse intorno a questo argomento è molto alto e le persone coinvolte sono tante: pescatori, ristoratori, consumatori o cittadini sensibili, perciò noi non abbiamo mai preso alla leggera nessuna dichiarazione o illusione lanciata sull'argomento. E così facciamo anche con la sua dichiarazione. Sicuri che queste persone meritano tutta la nostra serietà ed impegno sull’argomento. Nel ringraziarla per la sua cortese risposta rimaniamo in attesa», conclude la missiva del presidente di QuiEtica.