Red
23 giugno 2020
Nuovo appuntamento alla Cult di Alghero
Nella Galleria Cult di Alghero è in programma l´esposizione “Imprim-At2”, arti grafiche dal Land Salzburg. Come di consueto per il progetto “AustriaMentis2020”, la mostra è curata da Valentina Piredda-Sardinia
ALGHERO - Valentina Piredda-Sardinia porta avanti il progetto “AustriaMentis2020” presentando al pubblico l'arte moltiplicata con artisti dal Land Salzburg, suo partner culturale dal 1997. In mostra opere di Elisabeth Woerndl, Konrad Winter, Barbara Schiestl, Monika Pichler, Bernhard Gwiggner, Tonia Friedl, Monika Friedl, Elisabeth Ernst, Gisela Eder, Jutta Brunsteiner e Gloria Zoitl, in collaborazione con Forum austriaco di cultura/Bmeia, Roma, Land Salzburg, Associazione Fondo VP-Sardinia, Museo Casa Manno, Alghero, Comune di Bosa, Nemapress edizioni, Roma, Alghero.
La mostra si potrà visitare da oggi (martedì) a venerdì 3 luglio. Sarà possibile visitare l'esposizione con distanziamento previsto, tutti i giorni, dalle 18 alle 23. Altri orari, anche su appuntamento, inviando una e-mail all'indirizzo web galleriacult@gmail.com. Gli spazi della Galleria Cult sono dotati di due ingressi sui Bastioni Marco Polo 39a/b, che permettono l’entrata e l’uscita in sicurezza.
«Già con la prima esposizione Imprim-At 1, nel 2017, l'attenzione si rivolgeva alle opere di artiste e artisti austriaci prodotte in serie, multipli o con tirature limitate. E' risaputo che nel corso dei secoli, la riproducibilità delle opere d’arte ne ha favorito la diffusione ed ha allontanato il timore della perdita della prima matrice. Alle storiche tecniche incisorie si sono poi aggiunte massivamente (a partire dalla Pop art) le serigrafie. Le esposizioni ad Alghero raggruppano modi di operare in cui anche la fotografia e le sue “arti manipolatorie”, insieme con le tecniche miste, occupano un posto di rilievo. Tuttavia, osservando le opere esposte, si capisce che sia l'impressione meccanica, che quell'impronta in rilievo, come pure il trasferimento del disegno dalla lastra di pietra al foglio di carta non hanno perso per niente il loro fascino».
(Foto di Tonia Friedl, Fisch, 1996)
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