Red
21 giugno 2020
Pesca passiva a Capo Caccia 100 nasse e 150chili di pesce
Il quarto Nucleo Sub di Cagliari è intervenuto nelle acque dell’Area marina protetta Capo Caccia–Isola Piana. L’operazione ha permesso di restituire al mare circa 150chilogrammi di prodotto ittico rinvenuto allo stato vitale
ALGHERO - Ha avuto luogo nel corso di questa settimana un’attività a tutela dell’ambiente marino nelle acque dell’Area marina protetta Capo Caccia–Isola Piana, condotta dai militari della Guardia costiera inquadrati nel quarto Nucleo Sub di Cagliari. Gli operatori intervenuti, coadiuvati dal personale della Guardia costiera di Alghero, hanno riportato in superficie diversi attrezzi da pesca non segnalati e verosimilmente abbandonati che, tuttavia, continuavano a “pescare passivamente” contribuendo a creare un danno consistente all’ecosistema dell’Amp.
Gli attrezzi salpati (oltre cento nasse individuate anche grazie al contributo dei locali sommozzatori dei Vigili del fuoco) sono stati consegnati al personale dell’Azienda speciale Parco di Porto Conte, ente gestore dell’Area marina protetta, nel solco della consueta collaborazione tra enti per la protezione dell’ambiente marino e costiero. L’operazione ha permesso di restituire al mare circa 150chilogrammi di prodotto ittico rinvenuto allo stato vitale. Le immersioni effettuate hanno anche permesso di individuare altre zone di futuro intervento ed hanno rappresentato l’occasione per appurare lo stato di conservazione di alcuni relitti presenti nelle acque dell’Amp.
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