Red
16 giugno 2020
Canepa primo Conservatorio italiano MfClassrooms
Il Conservatorio sassarese è il primo in Italia ad attivare il progetto realizzato in partnership con Cremona musica, che mette in contatto i musicisti di tutto il mondo. I primi neolaureati su piattaforma sono proprio due allievi del Canepa
SASSARI - Si chiama “MfClassrooms” la nuova piattaforma web che sta mettendo in contatto i musicisti di tutto il mondo, superando i limiti della distanza geografica. Creata da un team tutto italiano composto da esperti programmatori e musicisti, Mfclassrooms si è rivelata una risorsa preziosa durante il lockdown per risolvere il problema della didattica musicale a distanza. «Cremona Musica, in qualità di naturale hub fra operatori, appassionati, scuole e aziende del settore, è partner di mfClassrooms, promuovendola come strumento al servizio delle scuole, degli studenti, ma anche delle aziende produttrici – afferma il direttore di CremonaFiere Massimo De Bellis - e si farà promotrice della donazione di cento ore di utilizzo di mfClassrooms a ciascuno dei primi dieci conservatori italiani che adotteranno la piattaforma entro il 30 giugno 2020». L'applicazione consente di svolgere lezioni individuali on-line di musica con una qualità audio di gran lunga superiore alle comuni piattaforme di videoconferenza.
Il primo conservatorio italiano ad adottare Mfclassrooms è stato il “Canepa” di Sassari, pioniere di una scelta che si è rivelata lungimirante e di successo. MfClassrooms è stata già adottata anche da altre prestigiose istituzioni italiane e straniere, tra cui l'Accademia “Chigiana” di Siena, l’Accademia di musica di Pinerolo e Torino, il Festival “Dino Ciani”, l’European music institute di Vienna e l’Escuela “Reina Sofia” di Madrid. I primi neo laureati italiani su MfClassrooms sono stati nei giorni scorsi proprio due studenti del Canepa, Riccardo Cogoni e Marco Garrucciu, allievi di chitarrache grazie a questa piattaforma hanno potuto terminare i loro studi nei tempi prefissati e con il massimo dei voti, nonostante l'emergenza Covid non consenta ancora la riapertura delle università. «Subito dopo il lockdown ci siamo attivati per concretizzare questa scelta - spiega il direttore del Conservatorio Mariano Meloni - perché era necessario offrire ai nostri studenti i migliori strumenti idonei per la didattica a distanza. Le altre piattaforme a disposizione non sono pensate per la musica; questa applicazione consente, invece, di superare in modo ottimale la distanza fisica tra maestro e allievo grazie ad una qualità audio paragonabile a quella di un cd audio stereo. La funzione di videoregistrazione delle lezioni permette inoltre all’allievo di riascoltare la lezione, per fare tesoro di tutti i dettagli dell’insegnamento ricevuto. Siamo riusciti ad attivare tempestivamente la piattaforma grazie anche alla segnalazione del docente del Canepa Andrea Ivaldi, che era in contatto con il co-ideatore del progetto, il musicista Roberto Prosseda». Facilissima da usare, l'applicazione (con audio stereo a 384Kbps, risposta in frequenza di 0-20.000Hz e campionamento a 48Khz) è alla portata di tutti e non richiede di scaricare software o app. Inoltre, offre la possibilità di avere anche allievi uditori, che possono assistere virtualmente alle lezioni, e di realizzare concerti virtuali (fino a 1.500 spettatori).
«Questo progetto è nato più di un anno fa - spiega Prosseda, pianista e coordinatore artistico di Cremona musica – dall'esigenza di restare in contatto con i miei allievi nei periodi in cui l'attività concertistica mi portava lontano. Ho lavorato insieme ad Ubaldo Ponzio, co-ideatore e direttore tecnico di MfClassrooms, raccogliendo una sfida personale che aveva come obiettivi la creazione di un servizio che fosse funzionale per un musicista ed i suoi studenti e che contemporaneamente non fosse limitato a chi disponesse di una strumentazione e un’infrastruttura sofisticata e costosa. È stata una fortuna che la piattaforma fosse già in fase di sperimentazione nel periodo in cui è esplosa l'emergenza Covid. Siamo stati felici in quel momento di rendere disponibile il nostro progetto ai conservatori e alle scuole di musica. L’avanzamento tecnologico che consente questa nuova piattaforma sarà prezioso anche una volta superata la pandemia, perché ci permetterà di costruire nuovi progetti raggiungendo più facilmente luoghi, docenti, studenti anche geograficamente molto lontani. Con una parte dei ricavati vorremmo creare una onlus e consentire anche alle persone che vivono nelle zone più remote del pianeta di avere accesso alle lezioni di grandi maestri. Sarà possibile inoltre intensificare i rapporti didattici tra università e Istituzioni musicali di nazioni diverse». Questa tecnologia tutta italiana è ora molto richiesta anche da diverse accademie europee ed americane. La nuova piattaforma consentirà agli studenti del Canepa di portare avanti le lezioni, alcuni esami e sessioni di laurea in attesa della ripresa delle attività didattiche in presenza.
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