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Red 5 giugno 2020
Sassari chiede nuovi spazi per la cultura
In cittą, oltre trenta realtą culturali formate da associazioni, compagnie di danza e teatro, operatori musicali, musicisti, tecnici dello spettacolo, hanno creato una grande rete, un gruppo unito, condividendo un unico progetto, finalizzato a riprendere il proprio lavoro, in sicurezza e guardando al futuro
Sassari <i>chiede</i> nuovi spazi per la cultura

SASSARI - A Sassari, oltre trenta realtą culturali formate da associazioni, compagnie di danza e teatro, operatori musicali, musicisti, tecnici dello spettacolo, hanno creato una grande rete, un gruppo unito, condividendo un unico progetto, finalizzato a riprendere il proprio lavoro, in sicurezza e guardando al futuro. L’associazione culturale Bobņsciančl, capofila di tutti i gruppi aderenti, si č fatta portavoce, protocollando in Comune una richiesta formale, in cui si chiede all'Amministrazione comunale che si tenga in considerazione l'importante lavoro fatto negli anni da ciascuno, sul territorio e sul tessuto culturale cittadino, e si chiede che gli operatori culturali e le associazioni non siano lasciati soli proprio in questo difficile momento.

Il documento č firmato da BobņSciančl, Arts tribu, Paco Mustela, Modern dance studio, Pino&gliAnticorpi, The Ross collective, La Corte dei miracoli, La Quinta, 7 in valigia, Atuttotondo, La luna nel pomeriggio, Fondazione Lorenzo Paolo Medas, Arabesque, Mab, Artesonos, Centro balletto classico, Amerindia, Grandi luci, La luna antica, L'ultimo spettacolo, Broadway dance studio, La Frumentaria, Floriana Mura ballet, Premiata ditta Merlini con dj indipendenti, Gurdulł, Janas benessere, Live service, Frau Michele e Giuseppe Anfossi in rappresentanza di altri trenta musicisti indipendenti. Di fatto, il comparto della cultura ha subito un duro colpo a causa dell'emergenza CoronaVirus, ed inesistenti sono stati gli aiuti a livello organizzativo e finanziario, soprattutto per quelle realtą che non godono di contributi pubblici, ma che vivono unicamente dal proprio operato.

Quindi, in sostanza, le quattro richieste portate all'attenzione dell'Aministrazione comunale sono state: l'allestimento di alcuni palchi all'aperto, per poter proseguire le attivitą culturali; un cartellone comune, in cui ci sia spazio per tutte le realtą culturali per proporre spettacoli di teatro, di danza, reading letterari, manifestazioni musicali; una tensostruttura fissa, la quale potrebbe essere un'alternativa agli spazi chiusi anche in autunno ed in inverno, qualora l'emergenza sanitaria non rientrasse; un contributo economico da parte dell'Amministrazione comunale, che possa abbattere le spese vive di messinscena ed allestimento spettacolo, per poter proporre al pubblico un prezzo del biglietto di ingresso notevolmente ridotto, vista la crisi economica che ha colpito quasi indistintamente tutti i cittadini.
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