Red
1 giugno 2020
Contas: domande fino al 15 giugno
Fino a lunedì 15 giugno, si possono presentare nei Centri di assistenza agricoli le domande per i 9euro ad agnello marchiato Igp del Fondo per la competitività delle filiere istituito con Decreto dal Governo per attenuare le perdite del settore agricolo a causa del CoronaVirus
CAGLIARI - Fino a lunedì 15 giugno, si possono presentare nei Centri di assistenza agricoli le domande per i 9euro ad agnello marchiato Igp del Fondo per la competitività delle filiere istituito con Decreto dal Governo per attenuare le perdite del settore agricolo a causa del CoronaVirus. L’aiuto è riconosciuto in base al numero di capi ovini registrati nella Bdn, tra il primo marzo ed il 30 aprile 2019, ed è riservato per le carni di agnello macellate e certificate Igp (9euro a capo) e per quelli non Igp nati, allevati e macellati in Italia (in questo caso il premi scende a 6euro a capo). Questo intervento interesserà 170mila agnelli certificati Igp di Sardegna per un totale di 1,53milioni di euro.
Il settore ovino usufruirà di questa misura sia nel 2020, sia nel 2021, per un totale di 7,5milioni di euro: 3,5 quest’anno (quasi la metà dei quali andranno agli agnelli Igp sardi) e 4 per il 2021. Questo intervento si sommerà ai 2milioni di euro del fondo indigenti, destinati per omogeneizzati di agnelli. «E’ un intervento chiesto e voluto dal nostro Consorzio – afferma il presidente del Contas Battista Cualbu - La Sardegna fa la parte del leone, ed in particolare gli agnelli marchiati Igp, a cui andranno quasi la metà dei 3,5milioni destinati al settore in tutta Italia. A questi, inoltre, come tutti gli anni, si sommeranno anche i circa 6euro a capo che arriveranno dal premio accoppiato, per un totale, con i due interventi di 5,6milioni di euro».
Invece, quest'anno, agli agnelli sardi non Igp andranno circa 468mila euro destinati a 77.991 agnelli macellati tra il primo marzo e il 30 aprile 2019. «Ancora una volta, emerge l’importanza della certificazione Igp che hanno sempre di più una corsia preferenziale rispetto a quelli convenzionali – sottolinea il direttore del Contas Alessandro Mazzette – oltre ad essere sempre di più preferiti dal consumatore che vedono preferiscono la rassicurazione certificata della provenienza e del rispetto di un disciplinare di produzione». «Tra l’altro – ricordano dal Consorzio – i costi di certificazione a carico degli allevatori (per gli agnelli Igp) vengono interamente rimborsati attraverso i fondi previsti nella Misura 3 del Psr–sottomisura 3.1, che incentiva la nuova adesione di agricoltori ai regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari».
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