Red
21 maggio 2020
Contas chiede unità agli allevatori
Il Consorzio dell’agnello di Sardegna Igp punta a rafforzare ancora di più la sua base, in una prospettiva di crescita economica che gli permetta di imporsi sulla concorrenza, sempre più agguerrita, e riunisca sotto un unico simbolo tutti gli allevatori della Sardegna
CAGLIARI - Il Consorzio dell’agnello di Sardegna Igp punta a rafforzare ancora di più la sua base, in una prospettiva di crescita economica che gli permetta di imporsi sulla concorrenza, sempre più agguerrita, e riunisca sotto un unico simbolo tutti gli allevatori della Sardegna. Per questo, sta per partire una nuova campagna di adesione al sistema di certificazione Igp, rivolta a quel 30percento di allevatori sardi che ancora non hanno aderito.
«Il 70percento degli allevatori sardi marcia unito sotto il simbolo dell’agnello Igp di Sardegna – spiega il presidente del Contas Battista Cualbu - un segnale già forte, che ci permette di distinguerci rispetto alle produzioni concorrenti del resto del mondo, perché ci poniamo sul mercato con una presenza che piano piano stiamo conquistando. Ma questo non basta: bisogna che tutti gli allevatori sardi si identifichino in quel simbolo. Non è solo una questione di prezzo e di convenienza immediata, ma di lungo termine: occorre che tutti i consorziati abbiano consapevolezza che questo può garantire la sopravvivenza stessa della filiera».
La qualità e gli ottimi prodotti, uniti ad una buona comunicazione e promozione, non bastano di fronte a concorrenti spietati, che stanno puntando sulla produzione di carne ovina sempre più richiesta a livello mondiale. «L’adesione al Circuito certificato Igp da parte degli allevatori non si rivela difficile dal punto di vista tecnico - rilancia il direttore del Contas Alessandro Mazzette, entrando nei dettagli tecnici della iscrizione e sui vantaggi attuali derivanti dall’ottenere la certificazione - e neppure nel sostenimento dei costi di certificazione i quali vengono interamente rimborsati attraverso i fondi previsti nella Misura 3 del Psr-Sottomisura 3.1, che incentiva la nuova adesione di agricoltori ai regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari. Il sostegno viene erogato come sovvenzione concessa a titolo di incentivo per la prima partecipazione ai regimi di qualità, sotto forma di pagamento annuale, in base ai costi di certificazione realmente sostenuti ed in base ai giustificativi di spesa che attestano sia l’ammontare che la natura dei costi, per un periodo massimo di cinque anni».
L’aiuto è concesso per un importo pari al 100percento delle spese ammissibili sostenute. Inoltre, ogni anno, per gli agnelli certificati Igp è prevista una premialità di circa 6 euro a capo attraverso la misura comunitaria del “Sostegno accoppiato”. Per le annate 2019 e 2020, per gli agnelli macellati a marzo e ad aprile si aggiungeranno altri 9euro a capo percepiti attraverso il “Decreto competitività”, istituito dal Governo per attenuare le perdite del settore agricolo a seguito dell’emergenza CoronaVirus. Sul sito internet del Consorzio, è possibile scaricare la documentazione richiesta per l’iscrizione. Gli uffici del Consorzio sono a disposizione per qualsiasi informazione telefonando ai numeri 0785/70051 o 0785/70435.
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