Red
17 maggio 2020
Sciopero Ansa: solidarietà da Progressisti e Pd
«Ridimensionamento servizio impensabile», sottolineano i consiglieri regionali del Partito democratico, mentre i rappresentanti Progressisti annunciano la presentazione di una mozione «per contribuire a tenere un riflettore acceso sul tema della buona informazione e dei diritti dei lavoratori del settore»
CAGLIARI – L'astensione dal lavoro per quarantotto ore da parte dei giornalisti dell'Ansa per protestare contro i provvedimenti di ridimensionamento annunciati dall'azienda ha portato diverse reazione negli ambienti politici nazionali e regionali e ha portato alla solidarietà espressa anche dai sindacati. Il premier Giuseppe Conte si è detto «Partecipe pensiero a tutti i lavoratori, i giornalisti. Prestiamo attenzione, in particolare alla libera informazione».
Solidarietà anche da parte dei consiglieri regionali del Partito democratico, che ritengono «impensabile un ridimensionamento del servizio con il taglio di dipendenti e collaboratori che garantiscono con professionalità meticolosa il diritto all’informazione in Sardegna, e non solo. L'informazione è un servizio essenziale, ne consegue che ha un compito fondamentale chi la fa, chi svolge un ruolo di presidio e protezione specialmente nei momenti di emergenza. Sarebbe paradossale se proprio chi in questa fase ha contribuito a garantire un’informazione puntuale e professionale anche a costo di sacrifici personali, dovesse pagare il prezzo più alto. Ci auguriamo che la particolarità dei tempi e la consapevolezza del valore di una presenza che, anche in Sardegna, da sempre fa da riferimento al settore ed è garanzia di veridicità delle notizie, aprano agli editori prospettive diverse da quelle ad oggi manifestate».
«Le misure prospettate dall’azienda appaiono eccessive e ingiuste – rilanciano i consiglieri regionali Progressisti - Non è possibile che a pagare il costo della crisi siano sempre i lavoratori meno tutelati, i collaboratori e i precari. E non è ugualmente possibile che si pensi di ridurre l’offerta giornalistica del nostro Paese in un momento in cui, è evidente, vi è un bisogno ancora più forte di un’informazione professionale che consenta di evitare il diffondersi di notizie false e pericolose. Nei prossimi giorni presenteremo una mozione in Consiglio regionale per contribuire a tenere un riflettore acceso sul tema della buona informazione e dei diritti dei lavoratori del settore».
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