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15 maggio 2020
Cresime e comunioni rinviate Ecco le disposizioni a messa
Le nuove disposizioni sono contenute nel decreto emanato dal Vescovo della Diocesi di Alghero-Bosa in vista della riapertura alle celebrazioni nelle chiese e parrocchie dal 18 maggio 2020
ALGHERO - Le celebrazioni delle Cresime, così come quelle delle Prime Comunioni, sono rinviate al nuovo anno pastorale, secondo le modalità che verranno comunicate, in base all’evolversi dell’emergenza epidemiologica; I luoghi di culto (chiesa, altare, banchi, sagrestia) siano igienizzati regolarmente al termine di ogni celebrazione, mediante pulizia delle superfici con idonei detergenti ad azione antisettica. I vasi sacri, le ampolline e gli altri oggetti utilizzati, così come gli stessi microfoni, vengano accuratamente disinfettati. Si abbia, inoltre, cura di favorire il ricambio dell’aria.
Ed ancora: Al di fuori delle celebrazioni sacramentali consentite, non sono ammesse altre celebrazioni con concorso di popolo: momenti di preghiera, adorazioni, devozioni ecc. Dato il divieto di creare assembramenti, rimangono sospese processioni e cortei funebri; È necessario individuare il numero massimo di fedeli che la chiesa può contenere, nel rispetto del distanziamento fisico: un metro laterale e frontale; Le acquasantiere siano vuote; All’ingresso i fedeli devono indossare la mascherina e igienizzare le mani con l’apposito detergente; Non possono partecipare alle celebrazioni le persone che manifestano sintomi influenzali/respiratori o una temperatura corporea pari o superiore a 37,5°C o sono state a contatto con persone positive al Covid 19.
Si tratta di alcune delle disposizioni contenute nel Decreto firmato dal Vescovo della Diocesi di Alghero-Bosa in vista della riapertura delle chiese a partire dal 18 maggio 2020. «Il Parroco o Rettore o Cappellano è il legale rappresentante e il primo responsabile dell’osservanza delle norme di sicurezza, che si devono adottare per il rispetto della salute di tutti» sottolinea mons. Mauro Maria Morfino. Durante le messe, confermata l'assenza del segno di pace, mentre i fedeli che desiderano ricevere l’Eucaristia, si accosteranno davanti al sacerdote a debita distanza; gli altri, sempre in fila indiana, stiano a distanza di m. 1,50 (le distanze verranno indicate da apposite segnalazioni sul pavimento).
Foto d'archivio
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