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Red 12 maggio 2020
«Un progetto per la Sardegna che vogliamo»
E´ quello a cui si sta lavorando sul Tavolo straordinario delle Attività produttive, che questa mattina si è riunito per la terza volta, alla presenza dell´assessore regionale alla Programmazione e bilancio Giuseppe Fasolino. Il sindaco di Sassari Gian Vittorio Campus punta su «una cura immediata per l´economia»
«Un progetto per la Sardegna che vogliamo»

SASSARI - Terza riunione del Tavolo straordinario delle Attività produttive per fronteggiare l'emergenza economica causata dall'epidemia CoronaVirus, questa mattina (martedì), nella Sala Langiu del Comando. Di Sassari Un incontro «realmente costruttivo», come ha commentato il sindaco Gian Vittorio Campus, che l'ha coordinato, dal quale è emerso un impegno da parte dell'assessore regionale alla Programmazione e Bilancio Giuseppe Fasolino a portare le istanze del territorio a Cagliari. Un territorio che «è stato il primo ad attivarsi per affrontare la crisi economica». E che, come ha concluso il primo cittadino, «ha bisogno per la sua economia di una cura immediata, di una riabilitazione e di una prevenzione», mutuando i termini dalla medicina e paragonando la situazione del nord Sardegna all'emergenza sanitaria ancora in corso. Valutare dunque l'accesso a crediti a fondo perduto, intesi però in senso ampio: una riduzione o cancellazione di imposte comunali, ad esempio, attraverso cui l'Amministrazione sostiene le attività senza chiedere nulla in cambio; ma questo può essere utile solo nel breve periodo, poi servono politiche che consentano al territorio di ripartire e di non ricadere in nuove crisi.

Campus ha sottolineato la necessità che anche il mondo della finanza intervenga nel Tavolo straordinario, includendo quindi anche le banche, voce mancante nel dibattito, ma fondamentale per tracciare la strada da seguire. E così, rivolto a Fasolino è stato sancito un impegno: «Noi proseguiremo con questo spazio di confronto, anche con gli istituti di credito, e l'assessore porterà in Regione le esigenze del nostro territorio». «Siamo pronti – ha concluso il sindaco di Sassari – a essere la cavia su cui lavorare, visto che siamo stati i primi ad attivarci e a partire in tutta l'Isola con un Tavolo delle Attività produttive per affrontare l'emergenza e considerata la nostra economia diversificata. Da questo territorio bisogna discutere il futuro dell'economia di tutta la Sardegna e decidere che Sardegna vogliamo costruire insieme».

Al Tavolo hanno partecipato il rettore dell'Università degli studi di Sassari Massimo Carpinelli, parlamentari del territorio, consiglieri regionali e comunali di Maggioranza ed Opposizione, una rappresentanza della Giunta comunale, della Coldiretti, della Camera di commercio, Confcommercio, Confagricoltura, Confapi e Confidi, Confartigianato, Confindustria, Cia, Coldiretti, Atp, Cna, esponenti del tessuto imprenditoriale locale e rappresentanti dei centri commerciali naturali. Numerosi gli interventi: dal consigliere regionale Piero Maieli (presidente della Commissione delle Attività produttive) a Carpinelli, da Achille Carlini (Confidi Sardegna) a Marco Porqueddu (Pensa), da Gavino Sini (presidente della Camera di commercio di Sassari) a Battista Cualbu (Coldiretti), da Matteo Luridiana (Confagricoltura) ai consiglieri comunali Fabio Pinna, Daniele Deiana e Laura Useri, da Giuseppe Canu (delegato territoriale di Confcommercio ad Antonio Paoni (in rappresentanza dei ccn), fino a Valerio Scanu (Consorzio industriale provinciale di Sassari).

Tanti gli spunti su cui continuare a lavorare: il ruolo fondamentale dell'Università per lo sviluppo del territorio, con un nuovo modello che sfrutti l'innovazione tecnologica e digitale per la produzione, trasformazione e commercializzazione di tutti i prodotti sardi; la necessità da parte delle piccole realtà di conoscere i protocolli di sicurezza per essere pronte a riaprire quando sarà il momento; da tutte le parti l'esigenza di una sburocratizzazione e di uno snellimento delle procedure; valutare la possibilità di prevedere forme di credito a fondo perduto ed eventualmente da quali voci attingere del bilancio pubblico ma anche di immaginare interventi strutturali a favore delle attività produttive per renderle competitive con le sfide di un futuro che ancora non conosciamo. «Importante momento di confronto quello odierno dove sono emersi spunti importanti - ha dichiarato l'assessore Fasolino - ora parallelamente alla fase di sostegno, e di “cura” del nostro sistema imprenditoriale, dobbiamo lavorare per far tornare grande la Sardegna, imparando anche dalle criticità che sono emerse a seguito della pandemia e per tutto questo serve che il Governo nazionale sia concretamente al fianco della Regione perché solo così le misure messe in campo potranno realmente essere efficaci. Le imprese hanno bisogno di essere aiutate e supportate, non soltanto in questa fase, ma dobbiamo avere la capacità di guardare oltre e ripensare a cosa fare nel lungo termine per rendere nuovamente competitive le nostre imprese. Da Sassari deve partire un Tavolo permanente con il mondo delle imprese, le istituzioni, l'università per programmare una nuova ripartenza».

Nella foto: un momento della riunione



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