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Cor 8 maggio 2020
Covid, non esistono gli Rt per 363 comuni su 377
L´ordinanza 20 del 3 maggio delegava ai sindaci le riaperture anticipate dalla giornata di lunedì, sono però solo una decina i Comuni sardi dove si hanno numeri certi (e non sarebbero positivi). Impossibile calcolare l´Rt comunale, perché nei Comuni con meno di trenta contagi il valore si annulla. Cagliari sopra 0,50, Sassari allo 0,96
<i>Covid</i>, non esistono gli <i>Rt</i> per 363 comuni su 377

CAGLIARI - Rt 0,48 per la Sardegna, sotto il paramento (0,5) deciso dall'Istituto superiore della sanità. Questo l'annuncio del presidente della Regione Christian Solinas, che ha illustrato i dati relativi al Covid-19. 246 Comuni isolani (il 65,2percento) non hanno registrato casi positivi, novantadue (24,4percento) tra uno e quattro casi, quindici Comuni (4percento) tra cinque e nove, dieci (2,7percento) tra dieci e diciannove casi, undici Comuni (2,9percento) tra venti e quarantanove, due (0,5percento) tra cinquanta e novantanove casi, nessun Comune ha registrato tra 100 e 199 casi, mentre solo uno (lo 0,3percento), Sassari, ne ha registrati oltre 200.

Ma la notizia è un'altra ed ha quasi del paradossale: L'ordinanza 20 del 3 maggio delegava ai sindaci le riaperture anticipate per centri estetici, parrucchieri, negozi di abbigliamento ed altre categorie commerciali già dalla giornata di lunedì. Impossibile però calcolare l'Rt comunale, perché nei Comuni con meno di trenta contagi il valore si annulla. Così Solinas ha candidamente ammesso che esiste il dato soltanto in 14 comuni su 377. Gli altri 363 non sono classificabili: insomma, un pasticcio. Usando il metodo dell’Istituto superiore di sanità per calcolare l’Rt, è venuto fuori che in quasi tutti i Comuni della Sardegna non è stato possibile calcolare l’indice di contagio.

E nei comuni più grandi, il dato - ancora non ufficializzato - non sarebbe del tutto positivo: Tanto che l'Rt a Cagliari (dato allo 0,6), ma anche a Sassari (prossimo allo 0,9) e perfino ad Alghero supererebbe abbondantemente la soglia limite. Così il primo cittadino del capoluogo Paolo Truzzu, insieme ai colleghi dell'hinterland, avrebbero già deciso all'unanimità di non firmare alcuna ordinanza per consentire riaperture anticipate. In attesa delle conferme regionali sull'indice di contagio (i dati dovrebbero essere resi pubblici in queste ore), analoga situazione potrebbe succedere nel nord Sardegna, con Sassari e Alghero in testa.

Un indice, ha spiegato Solinas, che «si è rivelato in grado di assolvere al compito nei casi a più alta circolazione virale. Sono invece serviti dati più articolati per evitare gli eventi distorsivi in Regioni a bassa circolazione virale». La prossima settimana, il presidente regionale ha annunciato che allestirà un piano di riapertura di alcuni segmenti del settore turistico in vista di lunedì 18 maggio, pur mantenendo uno standard che garantisca la salute dei sardi. «Se la curva resterà con questo trend in calo, potremo programmare nuove riaperture», ha proseguito Christian Solinas. Gli aeroporti isolani dovrebbero essere riaperti in due step: prima l'aviazione generale, con la sperimentare dei controlli; poi l'aviazione civile nel suo complesso. Altro dato illustrato è stato il movimento da e per l'Isola negli ultimi due mesi. Dal 19 marzo, sono partite 8.334 persone e ne sono arrivate 13.996.



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