Red
26 aprile 2020
Finanziamenti regionali per i Centri servizi culturali
Ripartito lo stanziamento di 1,88milioni di euro per il funzionamento dei cinque Centri servizi culturali della Sardegna, Unla e Società Umanitaria e delle relative biblioteche di Cagliari, Alghero, Carbonia-Iglesias, Macomer ed Oristano. Lo ha deciso l’assessore della Pubblica istruzione e cultura Andrea Biancareddu, in base alla legge regionale riguardante le norme in materia di beni culturali, istituti e luoghi della cultura
ALGHERO - Ripartito lo stanziamento di 1,88milioni di euro per il funzionamento dei cinque Centri servizi culturali della Sardegna, Unla e Società Umanitaria e delle relative biblioteche di Cagliari, Alghero, Carbonia-Iglesias, Macomer ed Oristano. Lo ha deciso l’assessore regionale della Pubblica istruzione e cultura Andrea Biancareddu, in base alla legge regionale riguardante le norme in materia di beni culturali, istituti e luoghi della cultura. Sono interventi finanziari annuali per il funzionamento dei Centri per i servizi culturali Unla e Società Umanitaria della Sardegna. I Centri riconosciuti sono cinque, due dei quali riguardano l'Unione nazionale lotta all'analfabetismo, Csc di Macomer e Csc di Oristano. Gli altri tre sono il Centro servizi culturali di Cagliari, il Csc di Carbonia-Iglesias ed il Csc di Alghero.
Confermati gli importi già assegnati nelle precedenti annualità (250mila euro a favore del Csc di Alghero, 880mila euro al Ccs di Cagliari attraverso l'Associazione Centro servizi culturali di Cagliari della Società Umanitaria e 250mila ciascuno al Csc di Carbonia-Iglesias, Macomer ed Unla di Oristano). «Si tratta di Centri che svolgono da oltre quarant'anni, una importante e diversificata attività culturale sul territorio - ricorda Biancareddu – che, rivolgendosi a differenti categorie di pubblico di ogni età, realizzano attività di promozione e diffusione della cultura cinematografica e audiovisiva e di educazione all'immagine, spesso in collaborazione con scuole, università e associazioni culturali di cui sono costanti punti di riferimento». Negli ultimi anni, alcuni Centri hanno ampliato la propria sfera di attività rivolgendosi, anche grazie alla costruzione di una fitta rete di rapporti in ambito nazionale ed internazionale, alla formazione professionale nel cinema ed alla produzione audiovisiva, gestendo un cospicuo ed ingente patrimonio bibliotecario.
Di particolare attenzione, ricorda ancora l'assessore, il Centro servizi culturali di Cagliari, afferente alla Società Umanitaria che, oltre a possedere una biblioteca specializzata sull'audiovisivo e sul cinema, è sede anche della Cineteca sarda, luogo deputato alla conservazione ed al restauro del patrimonio audiovisivo. La Cineteca, oltre ad offrire il tradizionale servizio al pubblico costituito da operatori culturali, scuole e cittadini, attua il prestito non solo di opere audiovisive, ma anche di attrezzature tecniche, realizza progetti di promozione della cultura cinematografica ed ospita, nelle proprie sale, manifestazioni ed eventi di settore organizzati da altri organismi, mettendo a disposizione i propri strumenti e le professionalità al suo interno.
Nella foto: l'assessore regionale Andrea Biancareddu
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