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Red 16 aprile 2020
Piattaforma Mepa: 2019 anno boom
«Preoccupati per il 2020: temiamo una frenata degli appalti che potrebbe abbattersi sulle imprese», dichiara il presidente della Confartigianato imprese Sardegna Antonio Matzutzi ricordando come i dati pre-Covid-19 indicavano 80milioni di beni e servizi venduti in rete da imprese sarde ed acquistati dalla Pubblica amministrazione
Piattaforma Mepa: 2019 anno <i>boom</i>

CAGLIARI - Prima del CoronaVirus, il mercato degli appalti pubblici elettronici per le imprese sarde è stato brillante. Infatti, è stato di oltre 151milioni di euro l’ammontare degli acquisti effettuati nel 2019 dalla Pubblica amministrazione della Sardegna attraverso il Mepa, la piattaforma elettronica del Ministero dell’Economia e delle finanze; di questi, il 53percento è stato fornito da imprese sarde per un controvalore di oltre 80milioni di euro. Nel 2018, il valore degli acquisti della Pubblica amministrazione sarda fu di 133milioni di euro, di cui 72 andarono aggiudicati alle imprese sarde. Questi i dati pre-Covid19 che arrivano dall’Ufficio Studi di Confartigianato imprese Sardegna, che ha analizzato e rielaborato i dati per l’Isola del Mef-Consip del 2019. Il Mercato elettronico della Pubblica amministrazione, avviato e gestito da Consip, consente infatti alle Pubbliche amministrazioni registrate di consultare un catalogo elettronico, confrontare ed acquistare i beni e servizi offerti anche dalle imprese sarde abilitate sul sistema.

«Questi dati, ovviamente pre-serrata CoronaVirus, confermavano come il rapporto tra Pubblica amministrazione e imprese locali sarde sul Mepa, fosse pienamente decollato - commenta il presidente di Confartigianato imprese Sardegna Antonio Matzutzi – Come sarà il 2020 per gli appalti elettronici nessuno lo può sapere, anche se temiamo una frenata che potrebbe abbattersi sulle imprese già duramente provate dalla chiusura imposta dal decreto. Non neghiamo di essere preoccupati per il rallentamento di un sistema che negli anni ha garantito opportunità a entrambe le parti. Da un lato, le piccole imprese, che potevano partecipare agli appalti pubblici avvalendosi di procedure veloci e trasparenti; dall’altro, lo strumento consentiva alla Pubblica amministrazione di avvalersi di beni e servizi di qualità locale».

Nell’anno appena concluso, a livello nazionale, attraverso il Mepa sono stati acquistati beni e servizi per 5,2miliardi di euro. Il dato conferma la crescita esponenziale di uno strumento che rappresenta il principale punto di riferimento delle Pubbliche amministrazioni per gli acquisti di importo inferiore alla soglia comunitaria. Solo cinque anni fa, a fine 2012, il valore degli acquisti era un decimo di oggi. Le imprese fornitrici sarde abilitate alla Piattaforma sono 4.209, mentre quelle attive sono 1.852, su un totale nazionale di oltre 136mila abilitati e circa 65mila attivi. Per ciò che riguarda il valore degli acquisti delle Amministrazioni locali a livello provinciale, i numeri più consistenti si rilevano a Cagliari con oltre 52milioni di euro,. Nel capoluogo regionale si registrano 1.323 imprese abilitate, di cui 635 attive. La seconda posizione è occupata da Sassari, con oltre 38milioni di acquisti da parte della Pubblica amministrazione (808 abilitati e 397 attivi). Ultima, sia per consistenza, sia per percentuale, l’Ogliastra: nella provincia più piccola d’Italia, sono stati quasi 3milioni di euro gli acquisti della Pubblica amministrazione attraverso il Mepa (195 registrati e 59 attivi).

Il Mepa, anno dopo anno, si è confermato uno strumento pensato soprattutto per coinvolgere le piccole e medie imprese nel mercato della domanda pubblica. Il 99percento delle aziende abilitate appartengono a questa categoria e quasi sette imprese su dieci sono microimprese (meno di dieci dipendenti). In tal modo, anche i soggetti che non hanno una dimensione sufficiente per partecipare alle grandi gare d’appalto trovano accesso al mercato della domanda pubblica. «L’auspicio – conclude Matzutzi – è che nel corso di quest’anno, nonostante le difficoltà, il sistema non si arresti e che il parterre di fornitori dell'Isola possa crescere ancora. Nella ripartenza, gli appalti pubblici saranno fondamentali per la ripresa delle imprese sarde». In ogni caso, soprattutto in questo momento di difficoltà, in attesa di un auspicato ritorno alla normalità, Confartigianato Sardegna rinnova l’invito alle imprese sarde ad iscriversi e ad utilizzare il sistema, rivolgendosi anche alle sedi territoriali dell’associazione artigiana per ricevere informazioni, assistenza e supporto per partecipare attivamente alla fornitura di beni o servizi per la Pubblica amministrazione.

Nella foto: il presidente Antonio Matzutzi



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