E' prevista per la giornata di mercoledì la presentazione della cosiddetta "unità operativa tecnica" voluta dall'amministrazione di Alghero ma la delibera pubblicata crea non pochi malumori in tanti settori. Con sette consiglieri che si scagliano contro il sindaco e gli assessori allo sviluppo economico (Vaccaro) e al turismo (Di Gangi) fino a chiederne le dimissioni: «se non si sentono all’altezza facciano una seria riflessione»
ALGHERO - Istituita ad Alghero la cosiddetta "Unità operativa tecnica" per supportare le azioni di contrasto alla pandemia e di rilancio alle attività produttive del territorio. La presiede (in qualità di coordinatore) il direttore del Parco di Porto Conte, Mariano Mariani, economista. La delibera di Giunta pubblicata dall'Amministrazione comunale però, crea un certo malumore in diversi settori, vero e proprio imbarazzo in altri, soprattutto quando si individuano aziende a cospetto di altre, con interi settori dimenticati, senza una chiara logica. Come precisato dallo stesso sindaco in conferenza stampa, in realtà la pubblicazione dell'atto sarebbe «avvenuta per errore», ma quando ormai il
crac è bello che fatto (l'atto è infatti datato 9 aprile 2020).
ECCO LA DELIBERA PUBBLICATA
Scivolone sottolineato duramente dai consiglieri comunali Gabriella Esposito, Mario Bruno, Valdo Di Nolfo, Ornella Piras, Raimondo Cacciotto, Pietro Sartore e Beniamino Pirisi, che già in mattinata avevano bocciato senza mezzi termini il "questionario" rilasciato di concerto dagli assessori Vaccaro e Di Gangi. «Ci stiamo provando in tutti i modi a non fare polemica - scrivono - ma vedere che dopo il lampo di genio del questionario l’unica cosa che l’Amministrazione riesce a proporre è l’ennesimo tavolino ci lascia basiti. Se si vuole dialogare con le imprese del territorio gli spazi ci sono già a cominciare dalla consulta dello sviluppo economico».
Non capiamo poi con che logica siano stati scelti gli attori di questo tavolo, denunciano i sette consiglieri comunali: «In alcuni casi si sono scelti i rappresentanti di categorie, in altri direttamente delle aziende specifiche. Sopratutto non capiamo perché lasciare fuori comitati di quartiere, centri commerciali naturali, rappresentanti del settore della ristorazione, rappresentanti della grande distribuzione, consorzi delle Dop, associazioni del mondo agricolo, mondo della cultura, Confindustria ecc. Se poi si vogliono invitare direttamente le aziende ve ne sono molte con un notevole numero di dipendenti che non sono state neppure considerate».
«Le scelte (in riferimento a chi non è stato incluso...) con cui è stato composto il tavolo non hanno veramente alcun senso e pertanto sarebbe bene che la delibera venga subito ritirata» tuonano Gabriella Esposito, Mario Bruno, Valdo Di Nolfo, Ornella Piras, Raimondo Cacciotto, Pietro Sartore e Beniamino Pirisi che concludono con una dura richiesta: «Se poi gli assessori allo sviluppo economico e al turismo non si sentono all’altezza e sono capaci di produrre solo questionari forse è il caso che, visto il momento che stiamo vivendo (momento che non lascia spazio all'improvvisazione...), facciano subito insieme al Sindaco una seria riflessione».
Nella foto: Mariano Marini