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Red 9 aprile 2020
Violenza sulle donne: «non bisogna abbassare la guardia»
«Lo Stato sia ancora più efficiente nel contrasto alla violenza di genere», chiede la deputata algherese del Movimento 5 stelle Paola Deiana, in un momento così delicato per la vita di tutti
Violenza sulle donne: «non bisogna abbassare la guardia»

ALGHERO - «L’emergenza sanitaria ci ha portato a tenere alta anche l’attenzione sulla violenza di genere, un tema su cui non si può e non si deve abbassare comunque mai la guardia. Con l’obbligo di stare a casa è aumentato il rischio di violenza nei confronti di donne e bambini e parallelamente sono purtroppo diminuite le richieste d’aiuto: fare anche una sola telefonata quando sei in casa diventa molto complicato. Per questo, è importante continuare a sensibilizzare sull’argomento e per questo, con altre trentanove deputate, abbiamo scritto una lettera ai ministri Elena Bonetti, Alfonso Bonafede (Giustizia) e Francesco Boccia, chiedendo loro che lo Stato sia ancora più efficiente nel contrasto alla violenza di genere nei giorni del Coronavirus». È quanto afferma la parlamentare algherese del Movimento 5 stelle Paola Deiana, da sempre impegnata in campagne di informazione e prevenzione a tutela delle donne.

Nella lettera delle onorevoli, nella quale viene lanciato un'alleanza trasversale promossa dalla deputata pentastellata Stefania Ascari, vengono sottolineate le iniziative del Governo assolutamente necessarie: «Ben vengano – si legge - il numero telefonico di emergenza e l’App 1522, così come l’App YouPol. Di grande importanza, poi, il recente decreto ad opera del Ministero delle Pari opportunità che, con iter straordinario, ha erogato i 30milioni di fondi per i centri antiviolenza». Ma questo non basta ancora, come spiega la capogruppo della Camera in Commissione Ambiente: «È necessario vigilare sulle Regioni, perché le risorse siano trasferite ai centri in maniera celere ed efficiente».

Inoltre, le quaranta deputate sollecitano i ministri affinché le raccomandazioni contenute nel documento redatto dalla Commissione parlamentare sul femminicidio, in cui si parla, ad esempio, di applicazione rigorosa delle misure civili e penali a protezione delle donne e di interventi in materia di incontri protetti e visite dei genitori per ridurre i rischi, vengano recepite ed implementate nel più breve tempo possibile. «Ogni ora che passa si potrebbe verificare una violenza, un abuso, un maltrattamento, che potrebbero anche non essere denunciati e rimanere sommersi. E lo Stato deve essere presente per prevenire ogni femminicidio, in ogni circostanza, sempre», precisa Deiana, che con soddisfazione accoglie l’approvazione degli emendamenti proposti dalla Commissione sul femminicidio: «Si tratta di ulteriori 3milioni in più da destinare ai centri antiviolenza e alle case rifugio per affrontare l’emergenza CoronaVirus e accogliere altre donne».



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