Dopo il trasferimento dei due respiratori da Alghero a Nuoro la polemica travolge l´assessorato regionale alla Sanità ma anche il Primo cittadino non è indenne. «Non possiamo accettarlo più. Ci dicano chiaramente se dobbiamo fare da soli oppure no» dice il capogruppo dei Riformatori Sardi ad Alghero
ALGHERO - «E’ certo che medici, infermieri e tutto il personale, stia affrontando questa grave emergenza sanitaria nel migliore dei modi con uno straordinario e generoso impegno da parte di tutti. Ed è proprio per questa ragione che non può essere accettato quanto sta accadendo a quello che sarebbe dovuto essere il reparto di terapia intensiva dell'Ospedale Civile di Alghero, ormai pronto da tempo e non ancora attivato. L’Assl di Sassari aveva garantito, sopratutto grazie alle pressioni esercitate dal Sindaco Mario Conoci, che all’interno dell’Ospedale Civile di Alghero e in quello di Ozieri, sarebbero stati attivati 14 nuovi posti letto di terapia intensiva e sub-intensiva. Invece sbalorditi apprendiamo che mentre Ozieri si accinge ad aprire, per Alghero si rimanda tutto». Così il capogruppo in consiglio ad Alghero dei Riformatori Sardi, Alberto Bamonti (
nella foto in aula), che seppur da posizioni diverse si associa all'ennesimo grido d'allarme lanciato dai colleghi, in riferimento alla critica situazione in cui versa la sanità ad Alghero [
LEGGI]. Bamonti conclude ringraziando tutti gli operatori sanitari che in questo tempo si stanno adoperando con grande dedizione e competenza, per assicurare il più alto livello di funzionalità della nostra struttura ospedaliera e il più alto livello di assistenza e cura alle persone ricoverate.