Così il segretario algherese del Partito dei Sardi, Gavino Tanchis. «Confidiamo che anche per la richiesta di rendere obbligatori i Dpi ci possa essere un repentino cambio di rotta»
ALGHERO - «Il fatto che il sindaco sia tornato sui propri passi e abbia fornito, anche dietro nostra sollecitazione, i dati epidemiologici in città è sicuramente buon segno, così come positiva è la notizia della avvenuta consegna dei
Dpi presso il centro residenziale anziani. Avevamo chiesto al primo cittadino maggiore rigore invocando una ordinanza sindacale per rendere obbligatori i dispositivi di protezione per gli accessi a negozi e uffici pubblici, ma non si può pretendere che il sindaco adotti tutto e subito, abbiamo compreso di avere sensibilità e tempi di reazione differenti, pertanto confidiamo che anche per questa ultima richiesta ci possa essere un repentino cambio di rotta. Un ultimo passaggio merita l’appello rivolto dal Sindaco che lo vedrebbe sofferente a causa della mancata collaborazione da parte delle forze politiche di opposizione. Una doglianza, quella del primo cittadino, che non può essere rivolta al Partito dei Sardi che, sebbene mai coinvolto in nessuna iniziativa, riguardo all’emergenza sanitaria ha inteso formulare unicamente proposte costruttive sia per la gestione della pandemia che, sopratutto, per i riflessi economici che ne conseguiranno». Lo dice il segretario algherese del Partito dei Sardi, l'ex assessore Gavino Tanchis, in riferimento al cambio di strategia adottato da Mario Conoci, che ormai pressato da più parti e soprattutto incalzato dagli eventi, ha snocciolato i dati sull'andamento epidemiologico nel territorio comunale [
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