Red
2 aprile 2020
«7,5milioni di euro per gli agnelli Igp»
Dei 29,5milioni totali per tutta Italia del Decreto, 7,5 andranno al settore ovino, suddivisi nelle annualità 2020 e 2021: 3,5 nel 2020 e 4 nel 2021. Questi, si vanno a sommare ai 2milioni di euro del fondo indigenti, destinati per omogeneizzati di agnelli
CAGLIARI - Per ogni agnello marchiato Igp macellato dal primo marzo al 30 aprile 2019, i pastori sardi riceveranno quest’anno 15euro a capo. Ai circa 6euro del premio accoppiato che ricevono ogni anno, si aggiungeranno altri 9euro a capo grazie al Fondo per la competitività delle filiere istituito con decreto dal Governo per attenuare le perdite del settore agricolo a causa del CoronaVirus. Invece, agli agnelli non Igp, nati, allevati e macellati in Italia, sempre per lo stesso periodo, andranno 6euro a capo.
Dei 29,5milioni totali per tutta Italia del Decreto, 7,5 andranno al settore ovino, suddivisi nelle annualità 2020 e 2021: 3,5 nel 2020 e 4 nel 2021. Questi, si vanno a sommare ai 2milioni di euro del fondo indigenti, destinati per omogeneizzati di agnelli. Dei 3,5milioni del 2020, alla Sardegna andranno 1,6milioni destinati a 177.778 agnelli marchiati Igp macellati tra marzo ed aprile 2019. Complessivamente, con l’accoppiato a luglio, gli allevatori che certificano i propri agnelli Igp di Sardegna riceveranno 5,6milioni di euro. Invece, agli agnelli sardi non Igp andranno quest’anno circa 468mila euro destinati a 77.991 mila agnelli macellati tra il primo marzo ed il 30 aprile 2019.
«E’ un intervento che abbiamo fortemente voluto come Consorzio – commenta il presidente del Contas Battista Cualbu – un intervento importante in un momento difficile per l’allevamento in cui si stanno registrando molte perdite, come del resto per tuti gli altri settori. Ci auguriamo adesso che questa misura sia estesa anche al settore caprino». «La premialità è riservata agli agnelli macellati tra marzo e aprile del 2019 ed è biennale - spiega il direttore del Contas Alessandro Mazzette – e si sommerà al premio accoppiato. Inoltre è esteso, nella misura di 6euro a capo, anche agli agnelli non Igp, dove la condizione è che siano nati, allevati e macellati in Italia, per evitare di destinare fondi anche a quelli importati dall’estero».
Nella foto: il direttore del Contas Alessandro Mazzette
|