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Red 26 marzo 2020
Coldiretti: appello a Solinas ed ai partiti
«La Regione, in questo momento di crisi, imponga priorità ai prodotti sardi nella grande distribuzione organizzata», chiede l´associazione di categoria, che prosegue: «tutta la grande distribuzione sarda aderisca alla campagna #iorestoacasa#nonsprechiamocibo»
Coldiretti: <i>appello</i> a Solinas ed ai partiti

CAGLIARI - «Siamo all’assurdo: prodotti sardi che rischiano di marcire a terra, mentre continuiamo ad importare ortofrutta dalle altre nazioni soprattutto dalla Spagna. Il risultato in tempi di crisi sanitaria ed economica come questo, sono cibo sprecato, lasciato marcire sui campi e imprenditori agricoli sul lastrico. E’ incredibile e inaccettabile che in questo momento le produzioni sarde vengano messe in secondo piano o addirittura trattate allo stesso modo delle estere negli scaffali dei supermercati sardi».

Coldiretti Sardegna si rivolge alla politica, al presidente Christian Solinas ed alla Giunta regionale innanzitutto, ma anche a tutti i consiglieri regionali e partiti politici: «ci giungono ancora voci di forti importazioni di quintali di prodotti agroalimentari dalla Spagna e da altre Nazioni, mentre i nostri agricoltori si ritrovano paradossalmente con i prodotti e gli animali invenduti, perché rifiutati proprio da queste Nazioni, che hanno addirittura fatto terrorismo per meri e dichiarati motivi speculativi sull’agroalimentare “made in Italy” e quindi anche sardo – rimarca il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu - In momento di emergenza, in cui tutto è straordinario chiediamo alla Giunta regionale che si faccia promotrice (e gli strumenti sono tanti) di riempire gli scaffali dei supermercati con prodotti 100percento sardi, dando la possibilità ai cittadini di fare la spesa locale, una boccata di ossigeno agli agricoltori ed alla nostra economia ed evitando un ingiustificato spreco di cibo».

Tutta la Gdo sarda dia un segnale di vicinanza ai sardi ed alle imprese, aiutando i produttori a non lasciare prodotti sui campi, «costruiamo insieme campagne per aumentare il consumo dei prodotti attualmente in campo – sottolinea il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba - in modo da compensare la chiusura dei mercati extraisolani che stanno penalizzando i nostri prodotti. Creiamo economia circolare». Coldiretti Sardegna non nega che in tutti i supermercati ci siano già prodotti sardi. «Ma sono sempre pochi e devono avere l’indiscussa priorità adesso, lasciando spazio all’importazione solo in mancanza di referenze locali - ribadisce Saba - In questo momento, milioni di capolini di carciofo rischiano di non essere raccolti e di andare perduti e marciti, con una perdita di milioni di euro per le aziende, un ingiustificato spreco di cibo e con i cittadini impossibilitati ad acquistarlo. Le nostre iniziative della vendita a domicilio con le aziende agricole di Campagna amica dimostrano che quando possono i sardi acquistano sardo. A Cagliari, abbiamo difficoltà ad accogliere tutti gli ordini perché siamo stati piacevolmente subissati di richieste di prodotti sardi».

«Rinnoviamo l’appello anche alla grande distribuzione – continua il direttore - Alla nostra lettera, ha risposto il gruppo Superemme e i supermercati Frongia, che nei prossimi giorni rimpingueranno il proprio assortimento con le referenze degli agricoltori e allevatori sardi. In questo momento, non ci sono scuse di contratti o impegni, sono saltati tutti e i motivi sono più che validi e il mondo agricolo sardo sta già scontando questo prezzo. Ma non si può subire anche la doppia beffa di vedere e vendere in Sardegna i prodotti di chi ci ha respinto». Nelle prossime ore, Coldiretti Sardegna recapiterà a Solinas, a tutta la Giunta regionale, ai consiglieri regionali ed alle forze politiche, una lettera appello per prendere una posizione netta in questa direzione. «Chiediamo senso di responsabilità a tutti ed evitiamo strumentalizzazioni politiche in questo momento – conclude Cualbu - Ci aspettiamo prese di posizioni nette e atti concreti. Anche i sindaci utilizzino tutti i mezzi a propria disposizione per incentivare e sensibilizzare i propri cittadini a consumare sardo».

Nella foto: il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu
25/11/2024
Il primo ha riguardato gli anticipi sul CSR ed ha interessato 16580 domande per un importo complessivo pari 34.442.709 euro. Il secondo decreto ha disposto il pagamento di anticipi sui pagamenti diretti e sugli ecoschemi per un importo complessivo pari a 41.189.585 euro relativo a 16.889 domande



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