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Cor 22 marzo 2020
«Pensiamo anche al futuro dei pescatori»
Proroga di due mesi per la pesca dell´aragosta a settembre e ottobre: Lo scrivono Marco Di Gangi, Assessore al Turismo e Cultura di Alghero e Christian Mulas, Capogruppo Fratelli d´Italia in consiglio comunale.
«Pensiamo anche al futuro dei pescatori»

ALGHERO - «Siamo soddisfatti della rapida risposta che la Giunta Regionale ha dato in questi giorni con le delibere "antivirus" che assicureranno liquidità e sostegno a garanzia delle imprese e dei lavoratori sardi. In questo momento delicato sono tante le economie colpite. Quando il peggio sarà passato e avremo un quadro più chiaro, sapremo con certezza quanta ricchezza, quanti investimenti e quanti risparmi saranno stati persi per colpa di questa epidemia. Ora che la Politica a tutti i livelli: nazionale, regionale e comunale si sta impegnando nel dare le prime importanti risposte ai cittadini, è fondamentale ascoltare le necessità di tutti i comparti ed iniziare anche a guardare oltre, a pensare al futuro economico della Sardegna confidando che quanto prima l’emergenza virus sia solo un brutto ricordo».

Lo scrivono Marco Di Gangi, Assessore al Turismo e Cultura di Alghero e Christian Mulas, Capogruppo Fratelli d'Italia in consiglio comunale. «Tra le categorie che oggi stanno iniziando a pagare un prezzo salato certamente il comparto della pesca, un settore simbolo della nostra comunità e un elemento chiave della filiera economica algherese: è sul pescato e sulla cucina di pesce e dell’aragosta che si regge buona parte della gastronomia locale e su questa puntano le attività della ristorazione, per attirare clienti e creare così ricchezza e lavoro. Essi sono a tutti gli effetti parte di quell'insieme di elementi che costituiscono il valore aggiunto della nostra destinazione turistica nel mercato globale».

«Già oggi i pochi pescatori che escono in mare riescono a vendere solo una minima parte del proprio pescato e le previsioni indicano che quest'anno, per colpa dell'epidemia in corso, tutte le località turistiche affronteranno già dai prossimi mesi momenti assai difficili, con meno turisti e quindi minori consumi. In un triste effetto domino - sottolineano - il danno arriverà a colpire anche chi ogni mattina affronta il mare e spera nella sua generosità per portare nelle cucine degli chef e poi sulle tavole dei clienti del buon pesce. Oggi, dopo l’emanazione del Decreto legge del 17/03/2020 n° 18 “Cura Italia “ Il Governo all’articolo 78 prevede lo stanziamento di 100 milioni per una serie di misure a sostegno dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura tra le quali è previsto l'arresto temporaneo dell’attività di pesca».

«Dopo aver sentito alcuni tra i pescatori locali più rappresentativi del comparto che valutano positivamente questa misura ovviamente supportata dalle idonee compensazioni economiche, crediamo sia opportuno che la Regione, cui compete il compito di definire il calendario annuale di pesca, per compensare la sospensione della attività prevista dal citato decreto, prenda seriamente in considerazione di prorogare la pesca dell’aragosta per almeno due mesi rispetto all’attuale termine del 31 agosto» precisano Mulas e Di Gangi. In sintesi l’idea è quella di dare ai pescatori algheresi e sardi la possibilità di continuare la pesca dell’aragosta nei mesi di settembre ed ottobre consentendo loro di recuperare le perdite economiche dei prossimi mesi in un periodo dell’anno in cui si spera le cose vadano meglio e i consumi riprendano vigore. «In collaborazione e con il sostegno dell’Amministrazione Comunale di Alghero, con i nostri rappresentanti istituzionali e il nostro Assessore all'Ambiente Gianni Lampis, proporremo alla Regione Sardegna di sostenere questa soluzione. In questa fase, ovviamente, è bene non fare promesse irreali, perciò cercheremo insieme a loro e alla Regione le soluzioni possibili: questa è una promessa che possiamo e vogliamo fare» concludono Di Gangi e Mulas (nella foto).
23/11/2024
L’evento si è rivelato un’importante occasione di dibattito e approfondimento sul ruolo dell’acquacoltura in Sardegna, soprattutto in considerazione dell’ultimo “Rapporto FAO”, che evidenzia come la produzione di animali acquatici tramite acquacoltura abbia superato quella derivante dalla pesca di cattura



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