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Mariangela Pala 21 marzo 2020
Mondo della danza in crisi: la petizione parte da Porto Torres
C’è un mondo culturale ed artistico che rischia di scomparire a causa del CoronaVirus. E’ il settore della danza che in tutta Italia con i suoi responsabili regionali lancia un appello alle Istituzioni
Mondo della danza in crisi: la petizione parte da Porto Torres

PORTO TORRES - C’è un mondo culturale e artistico che rischia di scomparire a causa del CoronaVirus. E’ il settore della danza che in tutta Italia con i suoi responsabili regionali lancia un appello alle Istituzioni. Giuseppina Perantoni, istruttore di danza e titolare della scuola Abc Danza a Porto Torres è anche la responsabile per la Sardegna che, insieme ai suoi colleghi dell’Isola, ha creato un gruppo per portare avanti una battaglia al fine di sopravvivere all’isolamento e all’inattività forzata che minaccia di rendere invisibile questa espressione artistica.

L’obiettivo è partire con una petizione regionale che sfoci in un unico appello nazionale, per smuovere le acque e dare un segnale di coesione capace di affermare che la danza non è un mondo invisibile, ma cultura e arte in grado di coinvolgere migliaia di ragazzi e ragazze che studiano questa disciplina. «Non siamo tutelati da alcuna legislazione e per questo ci siamo tutti stretti intorno al Coni per essere assistiti – spiega Perantoni – ma in questa situazione di emergenza sanitaria ci troviamo ad affrontare spese insostenibili, tra affitti e prestiti bancari. Il Coni ci dice soltanto “vedremo di fare qualcosa”, ma a noi questo non basta».

In attesa dell’incontro tra il Ministero della Salute e lo stesso Coni, ci sono insegnanti di danza o titolari di scuole Asd e Ssd (associazioni e società sportive dilettantistiche) che si autosostengono con le quote degli associati obbligati a saldare le spese necessarie per sopravvivere. Via, dunque, alla raccolta di firme in Sardegna che si unirà alle iniziative delle regioni più colpite come Lombardia e Veneto. «Pensiamo di arrivare almeno a 300 firme - aggiunge la responsabile regionale - che unite alle altre realtà nazionali rappresentano il tentativo di tenere vivo un mondo, dove il numero degli allievi della danza sono il doppio di quelli del calcio».



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