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19 marzo 2020
«Misure urgenti per informazione e cultura»
I consiglieri regionali del partito democratico presentano una dettagliata richiesta in Regione: I settori dell’informazione e della cultura subiranno notevoli ripercussioni economiche compromettendo fatturato e produttività
CAGLIARI - I Consiglieri regionali del PD, primo firmatario Roberto Deriu, sollecitano la Regione affinché predisponga misure urgenti da adottare in favore dell’informazione e della cultura in Sardegna in seguito all’emergenza sanitaria in atto. «I settori dell’informazione e della cultura subiranno notevoli ripercussioni economiche compromettendo fatturato e produttività - scrivono i Consiglieri del PD -. Lo Stato e le Regioni hanno disposto delle misure straordinarie e urgenti per il contrasto e la prevenzione della diffusione epidemiologica da Covid-19, che hanno interessato anche i settori dell’informazione e della cultura, mediante la sospensione degli eventi culturali e sportivi in tutto il territorio nazionale, fino alla chiusura delle librerie».
In particolare, con il Decreto Legge del 17 marzo 2020, recante ‘’Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19’’, meglio noto come ‘’Cura Italia’’, il Governo della Repubblica ha disposto una serie di misure a sostegno di famiglie, lavoratori e imprese, escludendo al momento il settore dell’informazione e dell’editoria – in particolare quella libraria – oltreché i lavoratori intermittenti dello spettacolo, che non possono accedere a nessuno degli strumenti previsti dallo stesso Decreto.
Per i suddetti motivi, i Consiglieri del Partito Democratico impegnano il Presidente della Regione e la Giunta regionale «affinché predispongano, celermente, un disegno di legge recante misure eccezionali in favore dei settori strategici dell’informazione e della cultura sarda, prevedendo la destinazione di fondi indispensabili per la tutela e la salvaguardia dei medesimi comparti, al fine di ridurre i disagi causati dall’emergenza sanitaria in atto».
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