Dopo il primo caso di contagio registrato a Cagliari, sale il numero delle persone attualmente sotto stretta sorveglianza. Un centinaio anche quelle in isolamento nelle proprie abitazioni perchè potenzialmente in contatto col virus. Nessun allarme
CAGLIARI - Cresce l'allerta anche in Sardegna ma nessun allarme. Dopo il primo caso di contagio registrato a
Cagliari, dove è stato ricoverato al Santissima Trinità l'imprenditore 42enne, sale il numero delle persone attualmente sotto stretta sorveglianza nell'isola. Ma nessun particolare allarme o problema si registra nelle strutture sanitarie ed ospedaliere.
L'uomo risulta intubato e sono scattati tutti i protocolli, a cominciare dalla quarantena per moglie, figlio, un amico e le persone che sono venute in stretto contatto con lui. In quarantena sono finiti anche alcuni passeggeri del volo Bologna-Cagliari con cui l'uomo era rientrato dal continente dopo aver partecipato ad una fiera (tutti i passeggeri fino a due file davanti e dietro il posto dell'imprenditore).
Per tutti gli altri è invece scattata una sorta di "vigilanza sorvegliata" che implica la stretta osservanza di alcune prescrizioni base. Complessivamente nell'Isola sono circa 100 le persone in osservazione o quarantena. Oltre ai contatti del 42enne, infatti, sono in quarantena tutti i contatti del primo sardo risultato positivo al coronavirus in Lombardia ed attualmente ricoverato a Milano.