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Red 28 febbraio 2020
Alloggi popolari: Frongia punta sulla riforma
Prende avvio il tavolo tecnico per la modifica della Legge regionale che disciplina le assegnazioni e la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. È l’esito dell’incontro avvenuto ieri mattina, nella sede dell’Assessorato regionale dei Lavori pubblici
Alloggi popolari: Frongia punta sulla riforma

CAGLIARI - Prende avvio il tavolo tecnico per la modifica della Legge regionale che disciplina le assegnazioni e la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. È l’esito dell’incontro avvenuto ieri mattina (giovedì), nella sede dell’Assessorato regionale dei Lavori pubblici, che fa a tutti gli effetti partire l’iter di revisione della legge 13 del 1989, in vigore a distanza di oltre trent'anni dalla sua emanazione. «La nuova norma, ispirandosi a criteri di equità sociale, chiarezza normativa e semplificazione amministrativa, dovrà ridisegnare le funzioni dei vari soggetti interessati (Regione, Comuni e Azienda regionale per l’edilizia abitativa, Area) e migliorare i diversi procedimenti che vanno dalla predisposizione delle graduatorie alla decadenza dell’assegnazione, alla mobilità, fino alla determinazione del canone», ha dichiarato l’assessore regionale Roberto Frongia durante l’incontro con i sindacati di categoria Sunia, Uniat e Sicet.

«È una riforma attesa, necessaria e indispensabile che deve spingerci ad agire con assoluta celerità, per sanare le criticità che riguardano l’edilizia popolare – ha proseguito l’esponente della Giunta Solinas, che ha convocato i sindacati già per la prossima settimana - Abbiamo a che fare con una legge obsoleta, che non trova più rispondenza nelle reali esigenze di una società in continua evoluzione. Sebbene sia aumentato il disagio sociale, sono cambiati i redditi e hanno subito un profondo mutamento i nuclei familiari, a partire dal numero dei componenti che oggi, dato il drammatico calo delle nascite, fa venir meno la necessità di concedere alloggi di grandi dimensioni e rende più urgente la necessità di appartamenti più piccoli».

Nel corso dell’incontro, sono state fissate già le prime due date per fissare i punti fondamentali sui quali dovrà poggiare la nuova legge. Inoltre, è stata accolta la proposta dei sindacati per l’istituzione di un tavolo di consultazione permanente che riguarda tutti i temi del comparto abitativo e non solo l’edilizia pubblica.

Nella foto: un momento dell'incontro
22/11/2024
Più di 300mila sono stati costruiti prima del 1980 mentre quasi 200mila sono successivi a questa data. Del totale delle oltre 700mila abitazioni occupate in Sardegna, il 61,3%, 442.700 unità, è stato edificato prima del 1980. Le più vecchie d´Italia si trovano in Liguria, con l´82,8% delle case costruite più di 40 anni fa: la Sardegna occupa il 19esimo posto



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