Ieri mattina, nel Reparto, è stata celebrata una messa in onore di San Biagio, con l´esposizione della reliquia. A chiudere la giornata, la lezione del direttore dell’otorino del Policlinico “Gemelli” Gaetano Paludetti
SASSARI - Un anno di grande intensità lavorativa con un incremento della produttività, soltanto nel 2019 rispetto all'anno precedente, del 21percento e negli ultimi tre anni, dal 2017 ad oggi, di oltre il 50percento, con un netto aumento delle patologie tumorali trattate. Sono soltanto alcuni dei dati della Clinica Otorinolaringoiatrica che, ieri mattina (lunedì), ha celebrato la ricorrenza di San Biagio, vescovo e martire, protettore dei malati di gola e patrono degli specialisti otorinolaringoiatri. Un evento che, in questi anni, è diventato un appuntamento fisso e che vede una grande partecipazione di pazienti e di operatori. E ieri mattina erano in tanti alla messa concelebrata in reparto dall'arcivescovo di Sassari Gian Franco Saba, con i cappellani dell'Aou don Piero Bussu e padre Eugenio Pesenti.
«San Biagio – ha ricordato l'arcivescovo – ha messo a disposizione la sua capacità di rapportarsi alle persone nella complessità del loro essere. In questi luoghi, espressione di laicità è possibile che ciascuno possa esprimere tutto se stesso. Quando una persona si sente presa in cura e rifiorisce, rifiorisce non soltanto fisicamente, ma anche interiormente». Per l'occasione, è stata esposta anche la preziosa reliquia del Santo incastonata in un reliquiario d'argento del 1500, oggetto di secolare devozione per i sassaresi. Il direttore della Clinica Francesco Bussu ha voluto ricordare l'impegno di medici ed infermieri: «Abbiamo operato pazienti di tutte le età, dai cinque giorni ai 103 anni e il Santo ha interceduto per i nostri malati e per noi». Un pensiero è andato subito alle due bimbe che, tra settembre 2018 ed agosto 2019, sono state operate nella prima settimana di vita per una grave malformazione, l’atresia delle coane nasali, incompatibile con la vita per le gravi difficoltà respiratorie. Una delle bambine ieri mattina, con la mamma e il papà, era presente in reparto a testimoniare il suo stato di salute a distanza di alcuni mesi dall'eccezionale intervento
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Una testimonianza è arrivata anche dall'onorevole Pietrino Soddu, che ha voluto sottolineare come sia «utile parlare bene della Sanità e del nostro Sistema sanitario, quindi riconoscere il merito a chi si sacrifica per gli altri». L'ex presidente della Regione ha donato due quadri alla Clinica Otorinolaringoiatrica, nella convinzione che sia auspicabile che l'arte entri nei luoghi pubblici e soprattutto negli ospedali. «Oggi la sanità è fatta di competenze – ha aggiunto il direttore sanitario dell'Aou di Sassari Bruno Contu – e questo reparto è un esempio di buone pratiche, che può essere replicato. Sono convinto che ci sia l'impegno di tutti per dare il meglio e quello che speriamo è che si traduca in miglioramento della sanità per Sassari e per il territorio, per il quale ci auguriamo possa in futuro esserci un grande ospedale. Perché ce n'è bisogno», ha concluso. A chiudere la giornata di celebrazione per il Santo patrono degli otorinolaringoiatri, dopo i saluti del rettore dell'Università degli studi di Sassari Massimo Carpinelli, è stata la lezione del direttore dell’Otorinolaringoiatria del Policlinico “Gemelli” di Roma Gaetano Paludetti. Il docente ha esposto una relazione su “Rinoliquorrea: problema risolto?” davanti ad una folta platea di medici, infermieri, specializzandi e studenti di Medicina.