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2 febbraio 2020
Musei, Sardegna: +13,4% in cinque anni
Con la riforma Franceschini crescono considerevolmente i visitatori. Nella classifica del 2019 sul podio Su Nuraxi, l’area archeologica di Nora e il Compendio garibaldino della Maddalena. Bene anche l’area archeologica Anghelu Ruju di Alghero
ALGHERO - I visitatori dei musei e siti archeologici statali della Sardegna con la riforma Franceschini sono cresciuti del 13,4% rispetto a cinque anni fa, passando da 446.399 ingressi del 2014 a 506.048 del 2019. «L’autonomia concessa ai musei – come ha detto il Ministro Franceschini nel presentare i nuovi bandi di selezione internazionale per i direttori – insieme alla promozione condotta anche attraverso l’ingresso gratuito nella prima domenica del mese, ora reintrodotto in maniera permanente, si sono rivelate un mix vincente. Con il bando internazionale per il Museo archeologico di Cagliari ora anche la Sardegna potrà cogliere questa sfida».
La classifica regionale del 2019 vede primeggiare l’area archeologica “Su Nuraxi” di Barumini, gestita insieme alla fondazione, con 97.462 visitatori, in crescita del 17,9% sul 2018, seguita dall’area archeologica di Nora a Pula con 82.991 ingressi (+10,7%) e dal Compendio Garibaldino della Maddalena con 74.030 presenze. La quarta posizione è occupata dal Museo Archeologico Nazionale di Cagliari con 70.439 biglietti staccati.
In crescita di quasi il 9%, la quinta dall’area archeologica di Tharros a Cabras con 64.441 visitatori, la sesta dall’area archeologica “Nuraghe Losa” di Abbasanta con 26.073 ingressi (+7,6%) e la settima dal Castello della Fava a Posada con 23.168 presenze (+7,9%). Chiudono la classifica l’area archeologica Anghelu Ruju di Alghero con 16.501 ingressi (+3,8%), l’Altare Prenuragico di Monte D’Accoddi con 11.359 visitatori (+4,8%) e la Pinacoteca Nazionale di Cagliari con 9.992 biglietti staccati (+1,9%).
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