«Paolo Fresu unico e universale come la città di Matera». Il jazzista sardo onorato della Cittadinanza da Matera, Capitale Europea della Cultura. La seduta solenne nell’Auditorium Gervasio, in Piazza del Sedile. Le immagini in diretta del Consiglio
MATERA - Paolo Fresu lega indissolubilmente la sua arte alla città di Matera, fin dal 1987. Il quintetto italiano che lui stesso guida, nasce a Siena nel 1985, lo stesso anno in cui, a molti chilometri di distanza, l’Onyx Jazz Club comincia a muovere i primi passi. Le due strade si incontrano poco tempo dopo, dando vita ad un binomio di straordinario significato umano e artistico. Il primo concerto della formazione nella città dei Sassi, infatti, risale al 1987 al Teatro Duni nell’ambito del Festival “Gezziamoci".
«Musicista e compositore che si è distinto nel panorama musicale del jazz, operando contaminazioni con diversi generi musicali, molto legato alla città di Matera ed a progetti sviluppati con la partecipazione di giovani musicisti lucani, sulla scena musicale e creativa materana». Con queste, ed altre profonde motivazioni, il consiglio comunale di Matera ha conferito la cittadinanza onoraria al jazzista sardo Paolo Fresu.
Il riconoscimento viene attribuito per «aver mantenuto – si legge ancora nella motivazione - un forte legame con la città di Matera che rappresenta il segno di un passato mai dimenticato, l'entusiasmo degli esordi di una carriera poi sviluppata lungo percorsi tracciati in tutto il mondo. Parte di quelle note, dell'ispirazione che le ha rese uniche, si deve all'atmosfera, ai silenzi, ai ritmi inaspettati che Matera ha saputo diffondere, raggiungendo l'animo di questo artista che negli anni è stato testimonial istintivo, appassionato e disinteressato di questa città».