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Antonio Sini 12 febbraio 2004
Fecondazione medicalmente assistita, legge oscurantista
Sono preoccupanti gli effetti che la legge avrà sulle tecniche pre-impianto, fondamentali nella precoce diagnosi prenatale delle anomalie congenite
Fecondazione medicalmente assistita, legge oscurantista

La fecondazione medicalmente assistita è stata approvata con una votazione trasversale che ha interessato entrambi gli schieramenti. Ma non tutti sono soddisfatti, quando si prevarica la libertà personale “ex legge” incominciamo a storcere il naso e pensare che tutto ruota intorno a interessi e forze politiche che non sono infallibili. La scienza e i medici che in questo settore hanno profuso forze e dispendio di enormi risorse, oggi si trovano in forte difficoltà, cosa si farà nelle prevenzione della thalassemia, e delle professionalità del Microcitemico di Cagliari cosa ne sarà? La Sardegna vantando una percentuale elevata di portatori sani di tale malattia, è sicuramente danneggiata. Le donne e gli uomini che credevano fermamente nella prevenzione sono stati resi impotenti davanti a una legge che calpesta lo stato laico e prospetta un futuro oscuro lasciando una prospettiva drammatica: l’aborto terapeutico.
Ecco cosa pensa nel merito una donna, Ivana Dettori, che testualmente dichiara:
“Ieri è stata approvata definitivamente la legge sulla fecondazione medicalmente assistita, la legge costituisce una inaccettabile aggressione alla libertà e ai diritti fondamentali di donne e uomini.
La legge calpesta il rispetto della dignità della persona, vale a dire il principio del riconoscimento della libertà di compiere autonomamente le scelte fondamentali della propria vita personale, tra cui quelle riproduttive.
Viola i diritti, costituzionalmente sanciti:
il diritto di libertà personale;
il diritto alla salute;
il principio di non discriminazione;
il principio di libertà della ricerca scientifica.
Questa legge è una legge integralista, assurda per uno stato laico.
Chi avrà soldi potrà recarsi negli altri Paesi, per continuare ad utilizzare le tecniche della procreazione assistita, chi non ha soldi e non può aver figli, potrà solo rassegnarsi.
Il Parlamento, in nome di ideologie oscurantiste e di mere convenienze elettorali, ha approvato una legge disumana e inapplicabile; ed ha colpito lo Stato nel principio fondante della laicità.
La Sardegna, pagherà un prezzo doppio.
Sono preoccupati gli effetti che la legge avrà sulle tecniche pre-impianto, fondamentali nella precoce diagnosi prenatale delle anomalie congenite.
L’Ospedale Microcitemico di Cagliari, che nella diagnosi pre-impianto dell’anemia mediterranea vanta una posizione di prestigio, a livello internazionale, grazie alla professionalità degli operatori, in particolar modo di quelli del Servizio di diagnosi prenatale e preimpianto, dovrà rinunciare alla sua alta tecnologia e competenza.
Prima ancora che ricorrere ad un referendum abrogativo, si auspica che la classe medica e gli operatori sanitari difendano la loro dignità professionale, ed umana e che la Corte Costituzionale neghi validità ad un atto tanto grave e ingiustificabile.
Mobilitiamoci contro questa legge, per riconquistare dignità e libertà”.
Quanto dichiarato ci trova concordi, bisogna che le nostre coscienze riflettano su un atto che sicuramente non finirà di far nascere polemiche e accendere dibattiti. Siamo alle porte
di elezioni dai toni accesi se non aspri e frontali. Ci si augura che il legislatore possa ravvedersi in un futuro prossimo facendo valere la laicità dello stato italiano, il valore dell’uomo e della donna e il loro libero arbitrio. Questa legge mascherata per regolamentare la materia, impedirà a molte coppie di rimanere nella legalità, chi avrà soldi sicuramente si rivolgerà all’estero in cliniche private, sarà un passo indietro per tutti, e una sconfitta.



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