Ad Alghero riesplode la grana riscossione. «Il sindaco Mario Conoci dimostri che la politica non è solo parole e passi ai fatti». Dubbi sul rispetto del capitolato d'appalto e incertezze sulla sospensione degli atti. Le parole del consigliere Pietro Sartore sono "mazzate", perchè circostanziate ed equilibrate
ALGHERO - Era il mese di novembre quando Pitero Sartore rivolgendosi agli algheresi "sbugiardava" pubblicamente chi oggi amministra la città sul caso-
Step [
GUARDA]. Erano le polemiche conseguenti all'inatteso "ripensamento" del sindaco Mario Conoci circa la rescissione del contratto con la società esterna che si occupa della riscossione coattiva annunciata in campagna elettorale agli algheresi [
GUARDA]. Oggi il consigliere comunale di minoranza è ancora più esplicito e dopo l'annuncio di Porta Terra sul
congelamento degli atti da parte di Step mette in guardia tutti i contribuenti.
«La sospensione per 90 giorni degli atti notificati rischia di essere inutile se non dannosa per i contribuenti, se ad essa non seguirà l’annullamento dei predetti atti. Spero, infatti, che a Porta Terra sappiano che il provvedimento di sospensione non sospende in alcun modo i termini di impugnazione dell’atto, ma impedisce semplicemente a Step e Comune di mettere in esecuzione lo stesso. Il rischio, invece, è che il cittadino fuorviato da questo provvedimento non proponga ricorso o non richieda accertamento con adesione entro i termini di legge. In questo modo - sottolinea Pietro Sartore - l’atto diventerebbe definitivo ed è bene che si sappia che in un ipotetico giudizio la scadenza dei termini può essere eccepita d’ufficio direttamente dal giudice. In sostanza il cittadino, confuso da questo provvedimento di sospensione fiscale, nel momento in cui una cartella oggi sospesa non venisse annullata, potrebbe poi non avere più il tempo per proporre ricorso».
Per tale ragione, secondo Sartore l’Amministrazione dovrebbe piuttosto consigliare ai cittadini di proporre accertamento con adesione, anzichè fare atti di dubbia legittimità. «Dovrebbe, inoltre, annullare in tempi brevi gli atti errati e, soprattutto, vedere se vi siano (e io credo vi siano...) possibilità di risolvere il contratto con la Step per giusta causa». Al proposito il consigliere di minoranza si limita a "consigliare" la lettura dell’
art.10 del contratto tra il comune e la società
Step e l’
art.15 del capitolato speciale d’appalto. «Pensare, invece, di risolvere il problema semplicemente con una, peraltro fuorviante, sospensione degli atti, sarebbe come pensare di curare un malato grave con un bicchiere di acqua fresca» conclude Pietro Sartore che, col favore della telecamera, ricorda ancora una volta al sindaco le sue parole in campagna elettorale.