Red
16 gennaio 2020
Sant´Antoni e su Fogu ad Olmedo
Sabato sera, in Piazza Giovanni XXIII, si rinnoverà il rito. Un’usanza particolarmente diffusa e sentita in tutta la Sardegna, che nella sua rappresentazione metaforica attribuisce al fuoco il potere propiziatorio per allontanare il male e favorire ricche annate agrarie
OLMEDO - Sabato 18 gennaio, in Piazza Giovanni XXIII, ad Olmedo, si rinnoverà il rito di Sant'Antoni e su Fogu . Un’usanza particolarmente diffusa e sentita in tutta la Sardegna, che nella sua rappresentazione metaforica attribuisce al fuoco il potere propiziatorio per allontanare il male e favorire ricche annate agrarie.
Alle 18.30, alla conclusione dei riti liturgici e la benedizione ad opera del parroco Paolo Sechi, verrà acceso il falò da parte del comitato organizzatore che, con il sostegno dell’Amministrazione comunale, ogni anno rinnova l’antica tradizione, che intreccia la devozione cristiana con antichi e lontani riti pagani. Una notte illuminata dal fuoco, che rinsalda amicizie ed infonde la speranza di un anno migliore, attorno al quale i partecipanti si raccolgono intorno al falò per testimoniare il senso di appartenenza ad una comunità che, pur proiettata verso la modernità ed il cambiamento, non trascura le proprie tradizioni.
Ed è proprio con questo spirito, che i volontari de su Fogu ‘e sant’Antoni, supportati dalla Compagnia barracellare, dalla Protezione civile di Olmedo e dalla Pro loco, si propongono di trasmettere ai più giovani usanze e stili di vita, che per secoli hanno caratterizzato la vita della comunità olmedese. Un serata all’insegna della devozione, ma anche della voglia di ritrovarsi in allegria e sotto la protezione di un fuoco magico, che riscalda i cuori dei partecipanti e rinsalda il senso di comunità ed amicizia.
Durante la serata, saranno preparati dei piatti della tradizione a base di ceci, fave, lardo e buon vino. Insomma, un appuntamento da non perdere, a cui tutta la comunità è invitata a partecipare. Accompagneranno la serata, i balli del Gruppo folk Nostra Signora di Talia di Olmedo e la musica di Daniele Murroni.
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