Mimmo Pirisi
13 gennaio 2020
L'opinione di Mimmo Pirisi
Le quote latte distruggerebbero la Sardegna
Leggiamo con preoccupazione e sgomento la proposta fatta in Consiglio regionale dal Gruppo di Forza Italia sulla possibilità di limitare la produzione di latte ovino caprino in ambito regionale delle aziende sarde, che si vedrebbero per legge costretti a ridurre le loro produzioni con un piccolo incentivo (tra l'altro a rischio sanzioni europee). Questa norma, se approvata, ricorda molto i famosi incentivi degli Anni Ottanta, tesi a ridurre le produzioni di uva che hanno poi prodotto una diminuzione delle produzioni, con una conseguente riduzione delle aziende vinicole (migliaia solo in Sardegna) e un declassamento dell'Italia, che si è vista passare dal primo posto come produttore di uve e di vino al secondo posto, favorendo la Francia.
Stesso discorso, ma ancora più grave (vista l'incidenza del settore ovino caprino nell'economia sarda) avverrebbe con questa riduzione. Migliaia di aziende (si stima circa 4mila) andrebbero a chiudere e nel giro di qualche anno, invece di essere i più grandi produttori ed esportatori di latte ovino, finiremo ad importare per mantenere i nostri caseifici o alla lunga ancora più grave chiuderebbero anch'essi.
Credo invece che i possibili aiuti (i 60milioni sbandierati) debbano essere finalizzati ad aiutare le imprese sarde a rendersi più competitive, più tecnologiche, più diversificate nella trasformazione del prodotto e aiutarle nella commercializzazione dello stesso prodotto. In sostanza, trasformare le nostre aziende al passo con i tempi: altro che sussistenza fine a se stessa. Crediamo, infine, che il mondo politico tutto debba rigettare questa proposta che distruggerebbe la Sardegna sia dal punto di vista economico, che sociale riportandoci indietro di cento anni.
*consigliere comunale Partito democratico Alghero
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