Red
31 dicembre 2019
Di:segni diventerà un appuntamento fisso
Scommessa vinta per la prima edizione del festival che da quest’anno si propone di raccontare il mondo del fumetto e le sue intersezioni con l’illustrazione, la musica, il cinema ed il teatro
ALGHERO - Scommessa vinta per la prima edizione di “Di:segni”, il festival che da quest’anno si propone di raccontare il mondo del fumetto e le sue intersezioni con l’illustrazione, la musica, il cinema ed il teatro. Da venerdì a domenica, Alghero si è trasformata nella capitale sarda del fumetto, arricchendo la già ricca offerta culturale della città catalana con mostre, presentazioni di libri, proiezioni, spettacoli, laboratori per bambini e, soprattutto, una serie di incontri con alcuni dei più interessanti fumettisti ed illustratori italiani noti anche a livello internazionale. Tra questi, giusto per citarne qualcuno, i talenti di Silvio Camboni, Ivan Canu, i fratelli Bruno e Stefano Enna, Antonio Lucchi e Massimo Dall’Oglio. Soddisfatti i direttori artistici Elia Cossu e Maria Luisa Perazzona della Libreria Cyrano di Alghero ed Emiliano Longobardi della Libreria Azuni di Sassari, supportati per l’organizzazione dell'Associazione Itinerandia.
«La cosa di cui siamo maggiormente soddisfatti – dicono i tre direttori artistici - è l’intersezione che si è creata non solo rispetto ai temi del festival, quindi l’incontro tra il fumetto e le altre arti, ma anche e soprattutto tra le persone che fanno del fumetto il proprio baricentro professionale e che si sono incontrate ad Alghero. Di:segni ha creato, fin da questa prima edizione, anche una serie di gemellaggi e partnership con altri festival e manifestazioni che si occupano di fumetti, mettendo così in moto ulteriori connessioni che contiamo di approfondire nei prossimi anni». Un contributo fondamentale alla riuscita del festival, sottolineano Cossu, Perazzona e Dall'Oglio, «è arrivato dalle istituzioni: il Comune di Alghero, la Regione Sardegna, la Fondazione Alghero, la Camera di commercio di Sassari attraverso il bando “Salude & trigu”, che hanno creduto nella scommessa rappresentata dal festival e ci hanno dato l’aiuto necessario per vincerla».
La prima edizione di Di:segni ha preso il via venerdì, con una performance di live painting di Francesco Frongia, arricchita da interventi musicali di Salvatore Maltana (contrabbasso) e Marcello Peghin (chitarra), e con l’inaugurazione di dieci mostre di altrettanti fumettisti nelle sale espositive de Lo Quarter: Laura Braga, Silvio Camboni, Massimo Dall’Oglio, Fabiana Fiengo, Antonio Lucchi, Sara Menetti, Ilaria Palleschi, Joachim Tillocca, ed il regista Giovanni Columbu. Poi, per tre giorni, si sono succeduti una serie di incontri che hanno permesso una visione a 360gradi sul fumetto, ed oltre a Lo Quarter hanno coinvolto la Torre di San Giovanni, il Museo Archeologico ed il Teatro Civico, in un coinvolgimento circolare di alcuni degli spazi più significativi di Alghero. Tante le presentazioni di fumetti, da “Mickey et l'océan perdu” di Camboni a “Pregnancy comic journal” di Menetti, passando per “Nina, che disagio” di Palleschi ed “I bastardi di Pizzofalcone” illustrato da Fiengo.
Lo sceneggiatore Francesco Trento ha coinvolto il pubblico in un viaggio tra i segreti delle trame più riuscite, e sulle regole sottostanti, di alcuni capolavori cinematografici. Il cinema è stato presente anche con la proiezione di “5 è il numero perfetto”, esordio alla regia di Igort, e con “Kiki consegne a domicilio”, il capolavoro di Hayao Miyazaki, realizzato esattamente trent’anni fa. Il teatro ha arricchito l’ultimo appuntamento della prima edizione con “Facciamo finta che…chistu è Pippinu”, di e con Gerardo Ferrara, sul palco con il chitarrista Gianluca Dessì, tratto dal fumetto “Peppino impastato, un giullare contro la mafia”, di Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso. Un bilancio pienamente positivo per il festival, che, incassato il successo della prima edizione, tornerà anche i prossimi anni per raccontare il meraviglioso mondo del fumetto.
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