Skin ADV
Alguer.it
Notizie    Video    Alguer.cat   
NOTIZIE
SardegnaTurismo Alguer.it su YouTube Alguer.it su Facebook
Alguer.itnotiziealgheroAmbienteSport › «Golf nell'area di Maria Pia, no grazie»
Red 27 dicembre 2019
«Golf nell'area di Maria Pia, no grazie»
Le associazioni ambientaliste Gruppo intervento giuridico, Italia nostra, Lipu e Wwf ritengono «che l’area non debba diventare un campo da golf a spese pubbliche, ma d´interesse privato», ma debba essere un “laboratorio verde” di cittadinanza attiva attraverso il quale i cittadini possano essere protagonisti
«Golf nell'area di Maria Pia, <i>no</i> grazie»

ALGHERO - Le associazioni ambientaliste Gruppo intervento giuridico, Italia nostra, Lipu e Wwf ritengono che la vocazione dell’area di Maria Pia, bene comune di proprietà dei cittadini di Alghero, è quella del “risarcimento verde”, in considerazione dell’assenza di adeguati standards urbanistici di spazi verdi all’interno della città. Un’area da rinaturalizzare e rendere fruibile con la messa a dimora di migliaia di nuovi alberi autoctoni per ridurre l’impronta di carbonio dell’intera città, grazie ai finanziamenti di progetti mirati alla mitigazione delle emissioni di Co2 ed in grado di garantire occupazione stabile e qualificata. Le quattro associazioni ritengono che l’area di Maria Pia non debba diventare un campo da golf «a spese pubbliche, ma d'interesse privato»¸ ma debba essere un “laboratorio verde” di cittadinanza attiva attraverso il quale i cittadini possano essere protagonisti, al tempo stesso, della tutela e della fruizione responsabile dell’ambiente partendo dalla pineta e attuando l’estensione dell’attuale superficie alberata con essenze autoctone.

Inoltre, secondo Stefano Deliperi, Graziano Bullegas, Francesco Guillot e Carmelo Spada, devono essere tutelati la spiaggia, i ginepri e le dune, con l’obiettivo di mitigare i fenomeni di erosione in corso. Per questo, secondo gli ambientalisti, dovrebbe essere eliminata la strada litoranea «per favorire la formazione ed estensione delle dune, anche grazie alle piante pioniere». L’area integrata di Maria Pia comprendente la spiaggia, la pineta e la laguna del Calich potrà essere attrezzata con strutture leggere e facilmente amovibili per le attività ricreative e del birdwatching. Essa non deve essere di mera contemplazione della natura, ma di fruizione responsabile delle risorse naturali da consegnare alle generazioni future, quelle stesse che grazie all’iniziative promosse da Greta Thunberg, si stanno mobilitando in tutto il pianeta con una precisa richiesta di giustizia climatica.

«Il nostro territorio è ricco di storia e natura, che deve essere rispettato in maniera appropriata, sapendo coniugare la sostenibilità ambientale e la salvaguardia delle specie animali e vegetali e degli habitat. Si osserva a Maria Pia, in questa piovosa stagione, un processo spontaneo di rinaturalizzazione: alcune parti risultano allagate tanto da sembrare tanti nuovi stagni ricchi di ulteriore biodiversità e avifauna. Inoltre, quello che a torto e frettolosamente viene definito “una landa desolata” da quanti hanno una visione eccessivamente antropocentrica della natura, in realtà, accoglie specie anche a rischio di estinzione inserite nell’allegato 1 della Direttiva uccelli: una biodiversità che nessuno deve pensare di poter svilire con narrazioni non condivisibili»¸ concludono Deliperi, Bullegas, Guillot e Spada.
25/11/2024
Ieri nell´impianto Agris di Tanca Regia radunati ben 160 binomi. Podio occupato dai fratelli Correddu. Lorenzo Correddu, in forza all´Esercito, ha fatto due percorsi netti. Terzo posto per il fratello carabiniere Francesco, in sella a Venus di Val di Tara



Hosting provider Aruba S.p.A. Via San Clemente, 53 - 24036 Ponte San Pietro (BG) P.IVA 01573850516 - C.F. 04552920482

La testata usufruisce del contributo della Regione Sardegna Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport
Legge regionale 13 aprile 2017 n. 5, art. 8 comma 13

© 2000-2024 Mediatica SRL - Alghero (SS)