Red
19 dicembre 2019
Porto Torres e Sorso: droga e manette
I Carabinieri della Compagnia di Porto Torres hanno tratto in arresto, in due distinte operazioni di servizio finalizzate al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio di giurisdizione, un 52enne sorsese ed un 28enne slavo, entrambi già noti alle Forze dell´ordine
PORTO TORRES - I Carabinieri della Compagnia di Porto Torres hanno tratto in arresto, in due distinte operazioni di servizio finalizzate al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio di giurisdizione, un 52enne sorsese ed un 28enne slavo, entrambi già noti alle Forze dell'ordine. I militari della Stazione di Sorso, insospettiti da uno strano via vai di gente vicino all’abitazione di un bracciante agricolo, nel centro storico, hanno effettuato una perquisizione domiciliare e scoperto un vero e proprio centro di confezionamento e smistamento di droga.
Tra barattoli di olio e vino locale, i Carabinieri hanno trovato un centinaio di effervescenze di marijuana in attesa di essere impacchettate, tre vasetti ricolmi di stupefacenti e più di quaranta dosi già confezionate e pronte per alimentare lo spaccio locale. In totale, sono 800 i grammi di stupefacente sequestrato che, evidentemente, non raggiungerà le case degli acquirenti insieme ai consueti regali di natale. Il pubblico ministero di turno ha disposto l'accompagnamento nella Casa circondariale di Bancali.
Invece, a Porto Torres, i Carabinieri del Nucleo Operativo hanno rinvenuto nell’abitazione di uno straniero, un “emporio” di droghe pesanti e varie sostanze da taglio. Infatti, oltre alla marijuana, i militari hanno posto sotto sequestro 12grammi di cocaina, 1,3grammi di eroina, 158grammi di creatina, oltre al bilancino ed a vario materiale per il taglio ed il confezionamento. La pluralità di droghe presenti ha permesso agli investigatori, sin da subito, di escludere l’ipotesi dell’uso personale. L’arrestato, domiciliato nella città turritana, aveva già precedenti proprio per spaccio a Porto Torres. Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l’arresto e lo ha condannato a sei mesi di carcere.
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