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3 dicembre 2019
L´Archeologico di Cagliari museo autonomo
La nuova organizzazione del Ministero riconosce la rilevanza del Museo di Cagliari che offre, attraverso la sua collezione archeologica, un’approfondita e importante fotografia della storia del territorio sardo
CAGLIARI - Il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari è tra i dieci musei autonomi introdotti dalla riorganizzazione del Mibact, approvata lunedì sera dal Consiglio dei Ministri e presentata questa mattina alla stampa dal ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini. La nuova organizzazione del Ministero riconosce la rilevanza del Museo di Cagliari che offre, attraverso la sua collezione archeologica, un’approfondita e importante fotografia della storia del territorio sardo e custodisce uno dei più antichi esempi nell’ambito del Mediterraneo di statuaria in pietra del periodo nuragico: i Giganti di Mont’ e Prama.
«Come è successo per le altre realtà che hanno visto rafforzata la loro autonomia sono sicuro che anche per il Museo di Cagliari s’innescherà un percorso virtuoso che contribuirà alla crescita e allo sviluppo del territorio, facendone un attrattore culturale turistico di rilievo internazionale». Così il Ministro Franceschini, che aggiunge: «l’autonomia funziona, in questi anni ha portato sicuramente maggiori visitatori, ma è stata soprattutto un ottimo strumento per modernizzare i musei italiani e rafforzare la tutela e la produzione scientifica. I dati parlano chiaro: l’incrocio tra riforma e qualità dei direttori si è dimostrato un mix vincente per il sistema museale italiano».
I nuovi musei autonomi sono stati scelti in base alla rilevanza dei luoghi e delle collezioni, alle potenzialità di sviluppo, alla distribuzione geografica, agli elementi storico artistici, alla sostenibilità economica, agli impatti sociali sulle comunità. Adesso, come per i primi musei e parchi archeologici oggetto della Riforma del 2014, la selezione del direttore avverrà con bando internazionale: l’avviso sarà pubblicato nei primi mesi del 2020 affinché possano concorrere i maggiori esperti di gestione museale.
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