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Cor 1 dicembre 2019
Moratoria ricci, più di 7mila firme
La petizione popolare per una moratoria della pesca dei Ricci di mare promossa dal Gruppo d’intervento Giuridico onlus ha l’obiettivo di scongiurare la scomparsa dei Ricci dai mari sardi e di avviare un piano di salvaguardia a medio-lungo periodo
Moratoria ricci, più di 7mila firme

CAGLIARI - 7.089 cittadini hanno chiesto a gran voce ai Ministri delle risorse agricole e dell’ambiente e all’Assessore regionale dell’agricoltura una moratoria di tre anni della pesca dei Ricci di mare, monitoraggi marini e provvedimenti di sostegno ai pescatori temporaneamente impossibilitati alla pesca. La petizione popolare per una moratoria della pesca dei Ricci di mare promossa dal Gruppo d’intervento Giuridico onlus ha l’obiettivo di scongiurare la scomparsa dei Ricci dai mari sardi e di avviare un piano di salvaguardia a medio-lungo periodo.

La situazione è davvero grave e necessita forti misure di salvaguardia, quantomeno la sospensione della raccolta dei ricci per almeno tre anni. In proposito, è molto chiaro il rapporto dell’Agenzia AGRIS del 14 ottobre 2019 predisposto nell’ambito della campagna di monitoraggio dei Ricci nei mari sardi. I dati sono semplicemente drammatici. Ai soli 182 pescatori professionali subacquei (dati 2018) sarebbe, comunque consentito raccogliere ben 364.000 Ricci al giorno, cioè 2.184.000 Ricci alla settimana, più di 8.730.000 al mese, quasi 50 milioni nell’intera stagione di pesca. A questi numeri già fuori da ogni logica di buon senso sarebbe necessario sommare quelli derivanti dalla pesca professionale marittima, dalla pesca sportiva/ricreativa e quelli, completamente incontrollabili, derivanti dalla pesca abusiva.

In seguito, subissata da numerose critiche provenienti da amministratori locali, associazioni ecologiste, opinione pubblica, l’Assessore regionale dell’agricoltura Gabriella Murgia ha emanato un provvedimento correttivo del calendario 2019-2020 della pesca del Riccio nei mari della Sardegna: è stata vietata la pesca ai chi non è pescatore professionista (decreto del 7 novembre 2019, n. 2508/DecA/ 49). Alcuni costieri hanno, comunque, limitato i danni: il Comune di Carloforte, nell’ambito del piano di gestione del sito di importanza comunitaria “Isola di San Pietro” (ITB040027), ha stabilito la possibilità di raccogliere 100 Ricci al giorno (50 per i pescatori non professionisti) fra il 15 dicembre 2019 e il 15 marzo 2020, analogamente ha fatto il Comune di San Vero Milis.

La pessima politica ambientale regionale in materia rischia molto seriamente di far sparire dai nostri mari i Ricci. Adesso più di settemila cittadini hanno chiesto ai Ministri delle risorse agricole e dell’ambiente e all’Assessore regionale dell’agricoltura una moratoria di tre anni della pesca dei Ricci di mare, monitoraggi marini e provvedimenti di sostegno ai pescatori temporaneamente impossibilitati alla pesca. Non si può più eludere il problema.
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L’evento si è rivelato un’importante occasione di dibattito e approfondimento sul ruolo dell’acquacoltura in Sardegna, soprattutto in considerazione dell’ultimo “Rapporto FAO”, che evidenzia come la produzione di animali acquatici tramite acquacoltura abbia superato quella derivante dalla pesca di cattura



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