Red
28 novembre 2019
Tutto pronto per FestivAlguer
“Un mondo, nessuno, centomila”. Da giovedì 5 a sabato 14 dicembre, la 17esima edizione della manifestazione sonda dimensioni parallele. ExPopTeatro torna nella Riviera del corallo con il Festival internazionale di arti performative
ALGHERO - Mondi fantastici, mondi minuscoli, mondi onirici, mondi sensoriali, mondi emozionali, mondi invisibili, mondi apparenti. Per riassumerla in parafrasi “Un mondo, nessuno, centomila”, come recita il titolo della 17esima edizione di FestivAlguer, festival internazionale di arti performative in scena ad Alghero da giovedì 5 a sabato 14 dicembre. Quest’anno, “ExPopTeatro” sonda i “mondi paralleli”, mettendo al centro gli spettatori e rendendoli protagonisti di performance in cui sono costantemente stimolati e portati all’interazione con gli artisti in scena. L’unica città italiana di identità, cultura e lingua catalana ospita un evento che, tra la Torre di San Giovanni, l’ex mercato della frutta ed il Teatro Civico, scandaglia attraverso il teatro, la musica, l’arte figurativa, la poesia, il linguaggio del corpo ed i sensi (dal tatto al gusto) le molteplici dimensioni di una quotidianità fatta di strati non sempre sovrapponibili e perfettamente combacianti.
FestivAlguer è ideato ed allestito da ExPopTeatro, per la direzione artistica di Valeria Ciabattoni, con il supporto del Comune di Alghero ed il sostegno della Fondazione Alghero. In un programma denso e vario, che si propone di coinvolgere un pubblico eterogeneo per età e per attitudini, sono assoluti protagonisti i francesi di Cie/Créature. Diretta da Lou Broquin, la compagnia transalpina porta per la prima volta assoluta in Sardegna (e per la seconda in Italia) “Les Irréeels”. È la realizzazione di un mondo fantastico, emozionante, tenero ed onirico al tempo stesso. Un universo realizzato come se fossero tante piccole Wunderkamers, dislocate in tutta la città, all’interno delle quali il pubblico agisce in maniera simbiotica con gli artisti. Altra protagonista di FestivAlguer 2019 è Monica Serra, che tra danza, video e suono sorprenderà i visitatori con l’installazione “Oralità pastorale” e coinvolgerà nella residenza-laboratorio un gruppo di over 60 che, al termine dell’esperienza, porterà in scena lo spettacolo “Voce in movimento”.
Il festival esplorerà il mondo parallelo del fumetto con “Burp”, la performance sonora e visuale dei Musica ex machina, con il disegnatore Piercarlo Carella. Per tutta la durata del festival, si potranno esplorare i minimondi di Davide Volponi e del suo “Tutto il paese è mondo”, e gli allestimenti della designer Daniela Usai, che delineeranno la mappa del festival e caratterizzano il “Mercatino vintage”, spazio dedicato a mondi che rischiano di non esserci più. Nel viaggio verso dimensioni parallele è coinvolto anche il gusto: lo chef Francesco Pais dell’Osteria Mandras lentas di Alghero servirà una “Dark dinner”, una suggestiva cena al buio, per fare provare al pubblico un’avventura culinaria sensoriale estrema.
Nella foto: Musica ex machina
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