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21 novembre 2019
Alvau: si ritorni al Cavallino Bianco
Pier Luigi Alvau propone l´abbattimento della struttura del Cavall Marì di Alghero, con la restituzione alla fruizione pubblica di un´area panoramica aperta, dove ciascun privato possa goderne l´utilizzo senza alcun costo
ALGHERO - Il recente sopralluogo del sindaco Mario Conoci al rudere dell’ex “Cavall Marí” accende la discussione ad Alghero [ LEGGI]. Tra le opinioni a riguardo, c'è quella avanzata già dal 2018 da Pier Luigi Alvau, poeta, scrittore ma profondo conoscitore delle tradizioni ed usanze degli algheresi. Idea alla quale diedero responso positivo numerosissime persone: P«reso dall’entusiasmo ne parlai col sindaco di allora (Bruno) il quale non dimostrò alcun interesse liquidando il mio tentativo di proposta sul nascere» confessa Alvau.
Ecco la sua idea. Lo chalet o "Cavallino Bianco", già in disuso dalla seconda metà degli anni '50, è stato smantellato, o meglio è stato sovrapposto da quell'orrenda costruzione che vediamo oggi, nel 1960. Nel 1961 fu inaugurato il night club "El Fuego" e dopo varie vicissitudini, gestioni, cambi di nome etc. siamo arrivati alla vergogna di oggi. Da qui lancio la "crociata" per l'abbattimento dell'attuale rudere ed il ripristino di una "rotonda sul mare" come era un tempo. Vogliamo raccogliere firme, costituirci in comitato? Facciamo qualcosa per far sentire la voce di chi vuol rivedere l'intero panorama del golfo dal Lungomare Dante e contrastare chi invece vorrebbe un improvvido restauro di un manufatto superato anche per l'utilizzo originario, da dare sicuramente in gestione a chissà quale privato per aprire un eventuale "nuovo" pubblico esercizio, con affitto da quattro soldi al Comune e la illusoria scusa di dare immaginari posti di lavoro. Io propongo un utilizzo pubblico di quello spazio, dove i bambini possano giocare liberamente con attorno panchine con mamme che chiacchierano tra loro mentre vigilano i figli. Non ditemi che una visione così idilliaca è impossibile... Ah, dimenticavo, andiamoci piano con eventuali "punti di ristoro" sul posto. Ci sono attorno abbastanza bar, gelaterie e ristoranti! La mia proposta è finalizzata all'abbattimento della struttura ed alla restituzione alla fruizione pubblica di un'area panoramica aperta, dove ciascun privato possa goderne l'utilizzo senza alcun costo. La fine più brutta sarebbe restaurare un manufatto che dal punto di vista paesaggistico ed ambientale è un obbrobrio, spendendo un'infinità di danari pubblici, per darlo poi in "graziosa" concessione - a termini di legge naturalmente!- a fini privatisti.
«Contavo di fare analoga proposta all’attuale Sindaco Conoci - senza assillarlo con incaute, precipitose ed inopportune tirate di giacca - però vedo che l’idea della Amministrazione comunale è già orientata da altra parte. Spero soltanto - conclude Pier Luigi Alvau - che si apra un sereno dibattito, sia in sede politica che in altri ambienti cittadini, affinché la decisione che si andrà a prendere sia di ampio respiro sia sociale che ambientale e paesaggistico ma soprattutto di validità pubblica per la Città».
Nella foto: lo storico Cavallino Bianco di Alghero
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