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17 novembre 2019
Agricoltura: dramma per 1900 giovani
Al dramma di non vedersi accolta la domanda di primo insediamento in agricoltura per insufficiente disponibilità finanziaria, arriva anche la beffa: esclusi dal finanziamento per la domanda PSR
CAGLIARI - La vicenda sembrerebbe inverosimile, ma così non è, e il tutto si sta giocando sulla pelle dei giovani residenti in Sardegna sotto i 41 anni di età. Al dramma di non vedersi accolta la domanda, da parte della Regione Sardegna, misura 6.1 del PSR 2014/2020 “primo insediamento in agricoltura”, per insufficiente disponibilità finanziaria, che prevede un contributo a fondo perduto di 35.000 euro per il giovane che s’insedia in azienda per la prima volta, con l’obbligo per poter presentare domanda (scritto nero su bianco nel bando regionale) di aprire la Partita Iva e camera di commercio, prima di presentare la domanda stessa. Ora arriva anche la beffa, questi 1.900 giovani esclusi dal finanziamento per la domanda PSR, non potranno più presentare nuove domande per la misura, infatti risultano scaduti i 18 mesi dall’apertura della posizione, tempo che il bando prevedeva per poter ripresentare la domanda in un nuovo bando.
La denuncia è della Copagri Nord Sardegna che sottolinea inoltre «il fatto di non poter essere assunti da Enti Pubblici o aziende privati, vedi il bando “LAVORAS” destinato a disoccupati, bandito dalla stessa Regione, ed da altre assunzioni, perché risultano “occupati” essendo titolari di Partita Iva». «Ma il danno e la beffa, per questi giovani non termina qui, infatti se la Regione non decide una clausola di sanatoria, questi giovani non potranno partecipare ad un futuro bando di primo insediamento previsto in questo o nel prossimo PSR 2021/2027, perché sempre titolari di Partita Iva e fuori dai 18 mesi dall’apertura della posizione».
«Una situazione - conclude Paolo Ninniri, Presidente di Copagri Nord Sardegna - che va sanata immediatamente da parte della Regione Sardegna, approvando una norma che dia la possibilità a questi 1.900 giovani sardi, di età inferiore ai 41 anni di poter accedere alle assunzioni anche a tempo determinato, nella pubblica amministrazione e che per il prossimo bando “insediamento giovani” del PSR, possano ripresentare la domanda. Si sanerebbe cosi una colossale ingiustizia» afferma Paolo Ninniri.
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