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Red 7 novembre 2019
Università Cagliari: crescono immatricolati
In aumento anche gli studenti regolari e la soddisfazione degli iscritti. Lo sviluppo sostenibile entra nel Piano strategico dell´Ateneo, che sostiene con i fatti il diritto allo studio: più di metà degli studenti è esonerato dal pagamento delle tasse
Università Cagliari: crescono <i>immatricolati</i>

CAGLIARI - Si apre ufficialmente domani, venerdì 8 novembre, il 399esimo Anno accademico dell’Università degli studi di Cagliari: come da tradizione, sarà il rettore Maria Del Zompo a leggere, al termine della cerimonia, la formula solenne di inaugurazione. Quest'anno, a tenere la prolusione è stato invitato il governatore della Banca d’italia Ignazio Visco, che interverrà sul tema “Innovazione, conoscenza, finanza”. Oggi, il rettore ha incontrato la stampa per fare il punto della situazione in Ateneo e presentare l’evento di domani, affiancata dal prorettore vicario Francesco Mola e dal direttore generale Aldo Urru. E’ un Anno Accademico che si apre con indicatori positivi, per l’Università degli studi di Cagliari, che conta 24960 iscritti totali.

Il primo dato sottolineato dal magnifico rettore è quello relativo all’aumento degli studenti regolari, passati da 14.282 del 2014/15 ai 14.539 di quest’anno. Non è l’unico dato positivo, pur in un quadro che ha visto il Fondo di finanziamento ordinario calare in sei anni di 17milioni di euro: gli immatricolati al nuovo Anno accademico sono stati 4154, il 17percento in più rispetto allo scorso anno (616 iscritti in più). I corsi di laurea sono ottantuno (trentotto triennale, trentotto magistrale e cinque a magistrale a ciclo unico), compreso il corso di laurea magistrale di nuova istituzione in Attività motorie preventive e adattate. Cresce progressivamente anche l’indice di soddisfazione complessiva dei laureandi sul corso di studio, in continuo aumento negli ultimi anni. Cresce anche il numero degli studenti UniCa in mobilità Erasmus+ e Globus: nel 2018/19, sono stati 1219, a fronte dei 1150 dell’anno precedente ed i 986 di due anni fa. «Registriamo con soddisfazione continuità nella crescita dell’Ateneo nella didattica, nella ricerca e nei servizi – ha spiegato Del Zompo - nonostante la diminuzione progressiva delle risorse statali. Lanciamo un grido di aiuto: noi stiamo facendo il massimo, di più non è possibile. Ringraziamo la Regione Sardegna per l’attenzione nei confronti dell’Università più grande della nostra regione: noi andiamo avanti così. Sono particolarmente orgogliosa dei dieci dottorati di ricerca attivati nel giro di due anni, e del fatto che la nostra Università sia parte di una delle diciassette università europee». Sono 102 le discipline erogate in lingua inglese (rispetto alle settanta dell’anno scorso ed alle quaranta del 2014/15). Due corsi di laurea (magistrali in Economia manageriale ed in Computer engineering, cybersecurity and artificial intelligence) sono erogati completamente in lingua inglese, sono attivi sei percorsi che rilasciano un doppio titolo valido in Italia ed in un altro Paese.

La novità più prestigiosa è il fatto che l’Università di Cagliari è partner in Educ, una delle diciassette “università europee”, alleanze di atenei finanziate dalla Commissione europea che puntano ad una cooperazione strutturale a lungo termine a sostegno dei valori europei, dell’inclusione e dell’innovazione. UniCa fa parte dell'European digital univercity con Potsdam (Germania), Rennes 1 (Francia), Paris-Nanterre (Francia), Masaryk (Repubblica Ceca) e Pécs (Ungheria). «Si tratta di un segnale fortissimo – secondo il rettore – per indicare la possibilità di crescere anche come realtà europea». Da segnalare anche il significativo miglioramento degli Indicatori di sostenibilità economico-finanziaria, che permette una maggiore assegnazione di quota premiale sui punti organico: aumentano per questo i margini di flessibilità nelle assunzioni previsti per UniCa. L’Ateneo è in 20esima posizione su 65 università italiane, e quarta tra quelle che appartengono allo stesso raggruppamento dimensionale. «Quello universitario è un sistema in competizione, anche se a noi non piace usare questo termine – ha commentato Mola - Il nostro Ateneo quest’anno ha avuto un ottimo risultato sui punti organico. L’ottima performance a livello gestionale e di qualità ha permesso un premio che consente di sostenere la crescita futura». «Risultati certamente legati all’ottimizzazione delle risorse – ha chiarito Maria Del Zompo – Grazie alla professionalità e alla lungimiranza di chi ha gestito i fondi, all’entusiasmo e al senso di appartenenza di tutto il personale, e alla voglia degli studenti di centrare risultati importanti: dati che risultano anche dai successi dei nostri dottori di ricerca. Merito anche della Regione Sardegna che continua a sostenere la più importante Università della Sardegna. Anche il riconoscimento da parte del Ministero del nostro lavoro vuol dire che quanto stiamo facendo inizia a dare frutti».

Nella foto: Aldo Urru, Maria Del Zompo e Francesco Mola



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